Sembra la storia infinita!

Possiamo comprendere le difficoltà degli “operatori” in detto settore ma teniamo a precisare cha anche noi “lavoriamo” in settori diversi, è vero, e abbiamo in molti lo stesso problema, il rinnovo del contratto, l’adeguamento della retribuzione al caro vita ecc. ecc.! Questo però non deve trasformarsi in un danno collettivo.

Volete scioperare? Fatelo ma nel rispetto di CHI come voi ha necessità e problemi nel quotidiano.

Lo sciopero è legittimo e costituzionale e in realtà dovrebbe recare danno al “Datore di Lavoro” e non alla collettività! Fate il servizio “gratuito”, chiudete le “macchinette” per la timbratura dei biglietti e non fate salire i controllori, credo e penso che potrebbe veramente essere una soluzione forte e che vi darebbe il consenso e il supporto di tutti i cittadini!

Lo sciopero dei trasporti venerdì 15 dicembre 2023, sarà di 4 ore e non di 24!

Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha firmato la precettazione e ha dichiarato: “Il diritto a chiedere salari più adeguati è sacrosanto, ma questo non può paralizzare l’Italia per un giorno intero, a ridosso del Natale. Da ministro dei Trasporti devo garantire la mobilità ai 20 milioni di italiani che quotidianamente prendono un mezzo pubblico: è mio diritto ma anche mio dovere”.

Si precisa che la disposizione è giunta nella tarda serata di ieri!

Inoltre a seguito dell’incontro avuto ieri, l’USB aveva confermato lo sciopero di 24 ore, rispettando le fasce di garanzia per i servizi essenziali. Detto questo i “Sindacati” hanno dichiarato che faranno una petizione al TAR finalizzata alla “sospensione” dell’ordinanza del Ministro Salvini e una richiesta di incontro urgente alla Premier Giorgia Meloni per chiarire e capire se l’aggressione al diritto di sciopero è volontà comune di tutto il Governo.

A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto Imagoeconomica

 

Editorialista Pier Luigi Cignoli

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