L’amore malato che amore non è. Sono sempre di più i casi di violenza ai danni di mogli, compagne o fidanzate che si vedono costrette a subire l’ira dell’uomo che dovrebbe invece prendersi cura di loro. La nostra società cammina lungo un vicolo buio, fatto di incapacità di amare in maniera sana e generosa, fatto della totale mancanza di quel rispetto che dovrebbe essere alla base di ogni rapporto d’amore.

Viene da chiedersi il perché, ma la risposta non è immediata. Forse, in una società del consumo e della materialità come questa, ci si è dimenticati che le persone non le si può possedere. Gli esseri umani sono liberi, e trattarli come oggetti personali, che non devono essere “rubati” da altri perché sono di nostra proprietà, può condurre alla follia nell’esatto momento in cui il controllo ci sfugge.

Così, ecco che ancora una volta, una donna di 43 anni è stata uccisa dal proprio compagno, di 50 anni. Un omicidio-suicidio, dal momento che il killer si è poi tolto la vita; è accaduto tutto la notte scorsa, in un appartamento alla prima periferia di Parma.

La tragedia è avvenuta all’interno di una palazzina signorile in via Gibertini. Al momento i carabinieri stanno svolgendo le dovute indagini e questa mattina hanno completato i rilievi con l’ausilio della Scientifica. L’appartamento è stato posto sotto sequestro, mentre prosegue l’inchiesta soprattutto per definire modalità e cause della vicenda.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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