Adolfo Urso, nato a Padova il 12 luglio 1957 è un politico italiano, presidente della Fondazione Farefuturo e Senatore della Repubblica per Fratelli d’Italia dal 2018. E’ stato Deputato alla Camera dal 1994 al 2013, per un totale di 5 Legislature. Dal 22 ottobre 2022 è Ministro elle Imprese e del Made in Italy nel Governo Meloni.
Oggi ci troviamo difronte da una grave problema: “STELLANTIS”
Non ci bastavano le problematiche che sono emerse relativamente a quello che ancora oggi è il più grande ed importante impianto siderurgico europeo e parliamo ovviamente dell’ex ILVA di Taranto, dove sono in pregiudicato migliaia di posti lavoro e dove il Governo è chiamato a trovare adeguate risorse e/o soluzioni, non solo politiche, per evitarne un tracollo definitivo e tutto il “disagio sociale, umano e finanziario” che colpirebbe la Nazione.
Il Ministro Urso non ha certamente un compito facile in questo frangente e al momento può fare solo delle “ipotesi” su eventuali soluzioni per dare un certo contributo a STELLANTIS in funzione da quanto detto, richiesto “se non preteso” dall’ Amministratore Delegato della stessa, con il solito ricatto alla “francese”: diversamente ci vedremo costretti a ridurre il personale se non a chiudere gli stabilimenti italiani visto anche che proprio gli Italiani acquistano macchine straniere a discapito di quelle prodotte nel loro Paese!
Il Ministro ha valutato alcune possibilità tra cui “investire” nostro denaro nel tentativo di controbilanciare la presenza francese nell’Azienda, operazione tra l’altro particolarmente onerosa in quanto si parla di un intervento di oltre 6 miliardi di Euro.
Ovviamente sono già “arrivate” le prime obiezione sia dai Sindacati che dal PD di Elly Schlein, dal Movimento 5 Stelle di Conte e dallo stesso Carlo Calenda, che definiscono tale eventuale intervento un “investimento a perdere”!
Ci saranno altri incontri ed altre proposte, certo è che in tali frangenti, non dovrebbe sussistere l’interesse politico ma quello della salvaguardia dei “lavoratori” e della Nazione!
A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto Imagoeconomica
