Non poteva essere diversamente, anche se la presa di parte degli azionisti della Cassa di Risparmio di Cesena doveva iniziare molto prima, perchè in molti conoscevano il destino della banca storica cesenate. Lo si è fatto, ma lo s è fatto in ritardo, ora gridano gli azionisti…
Il comitato degli azionisti della Cassa di Risparmio di Cesena, infatti, promosso dall’ex consigliere comunale Davide Fabbri, ora è seriamente intenzionato a promuovere un’azione di responsabilità verso i vertici della banca cesenate che hanno amministrato negli ultimi anni. Oltre duecento persone che si sono visti i loro risparmi andati in fumo, hanno preso parte all’assemblea nella sala di piazza Magnani e ha segnato la costituzione del comitato per esporre denuncia alla Procura.
Spiegano Fabbri e Faberi: «Partiremo con una azione legale ex art. 2395 del codice civile: diritto di risarcimento del danno spettante al singolo socio della banca che è stato direttamente danneggiato da atti colposi o dolosi degli amministratori della banca. Questa azione legale consente al singolo socio la tutela diretta dei danni arrecati in via diretta al proprio patrimonio, ed è di competenza del cosiddetto Tribunale delle Imprese di Bologna. La Cassazione ha chiarito che se gli amministratori hanno redatto un bilancio falso, o abbiano fatto false comunicazioni ai soci, o false notizie, o incoraggiamento agli acquisti di azioni, il socio della banca ha legittimazione a fare azione legale».
In attesa di sapere quale sarà il futuro dell’Istituto cesenate dopo l’approvazione di bilancio, ad avere le idee chiare pare essere al momento solo il Fondo interbancario di tutela dei depositanti, che ha già fatto capire che presto a Cesena arriverà un nuovo management per salvare l’immagine, il patrimonio della Cassa di Risparmio di Cesena e i suoi azionisti che da diversi mesi non dormono più di notte dopo che i loro investimenti sono stati tolti dagli spettri con una risatina da incubo.
Il Direttore editoriale – Foto Arnaldo&Valerio
