Mentre in Italia si parla di un mini-sussidio di 300 euro al mese per 4 milioni di persone, in Svizzera il reddito di cittadinanza potrebbe diventare realtà e i cittadini potrebbero godere di 2.500 franchi svizzeri al mese, l’equivalente di circa 2.200 euro.

Succede a Rheinau, piccolo comune zurighese situato in un’ansa del Reno al confine con la Germania. Dei 1.300 abitanti aventi diritto al reddito di cittadinanza, già più della metà ha firmato la petizione online per avviare la procedura. Trovate le persone bisogna ancora trovare i soldi: ci vorrebbero tra i tre e i cinque milioni di franchi. Il Comune non vuole usare il denaro dei contribuenti e spera di convincere fondazioni, sponsor vari e privati, organizzando un crowdfunding.
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Si tratterebbe dunque del primo esperimento finanziato da privati, che però non ha ancora ricevuto il via libera dal governo svizzero, e che arriva dopo che la Svizzera ha respinto in modo schiacciante le proposte per un reddito di base a livello nazionale in un referendum di due anni fa.

Nella pratica gli abitanti di Rheinau potranno beneficiare di una garanzia di reddito fissata a 2500 franchi per gli adulti di oltre 25 anni, 1250 per i 18-22enni, 1875 per i 22-25enni e 625 per chi non ha ancora compiuto i 18 anni. Ciò significa che chi dichiara un salario o una rendita sotto tale soglia riceverà la differenza, mentre coloro che guadagnano di più non avranno diritto ad alcun franco supplementare. Non importa se si ha un salario o si vive di assistenza sociale. L’obiettivo è di far sì che “più nessuno debba vivere in ansia per la propria esistenza”, si legge sul sito web dedicato al progetto.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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