Gli uomini del Gico hanno notificato il mandato di arresto europeo che prevede la detenzione in carcere. L’europarlamentare era in clinica per problemi di salute.

Sarà portato in carcere Cozzolino, l’europarlamentare ritenuto coinvolto dalla procura federale belga nel cosiddetto Qatargate. La struttura penitenziaria che lo ospiterà è in via di individuazione.

Il mandato di arresto europeo è stato notificato a Cozzolino dagli uomini del Gico del Nucleo di polizia-economico finanziaria della Gdf di Napoli dopo che l’europarlamentare è stato dimesso da una clinica napoletana dove si era recato per problemi di salute. Lo si apprende da fonti investigative.

La Guardia di Finanza di Napoli, su delega della procura federale belga, ricevuto l’incarico di notificare all’europarlamentare Andrea Cozzolino un mandato di arresto europeo in quanto sospettato di essere coinvolto nel cosiddetto Qatargate si era recata presso l’abitazione napoletana di Cozzolino, ma l’europarlamentare non era stato trovato in casa.

Da uno dei difensori di Cozzolino, l’avvocato Dezio Ferraro, che lo ha riferito all’Ansa, la notizia che l’europarlamentare era ricoverato in una clinica, per problemi di salute.

In precedenza, secondo quanto riferito dal quotidiano belga Le Soira, la polizia federale belga aveva perquisito la residenza di Andrea Cozzolino nel quartiere di Ixelles, a Bruxelles. Notizia confermata dalla procura federale belga, che ha indicato che l’eurodeputato italiano, sospettato di essere coinvolto nel Qatargate, era assente. La procura federale riferisce di essere pronta a interrogarlo: un ordine da parte del giudice istruttore belga Michael Claise – sotto forma di convocazione o mandato d’arresto europeo – potrebbe partire nelle prossime ore.

Da settimane il politico napoletano era finito al centro del Qatargate insieme al collega belga che oggi è stato messo in stato di fermo dalle autorità belghe. Il 2 febbraio scorso il Parlamento europeo aveva deciso di revocare l’immunità a entrambi.

Gli inquirenti ipotizzano un loro coinvolgimento nella trama di corruzione organizzata dall’ex eurodeputato, ora pentito, Antonio Panzeri, che ha portato in carcere anche l’assistente, Francesco Giorgi, e l’ex vicepresidente del Pe, Eva Kaili.

In particolare Cozzolino, per gli inquirenti belgi, sarebbe parte integrante “della squadra di Panzeri e Giorgi”. Per il giudice di Bruxelles Michel Clais, l’eurodeputato del Pd era “una pedina fondamentale per il Marocco”, perché sarebbe stato in contatto diretto con “Abderrahim Atmoun, l’ambasciatore del Marocco in Polonia”, l’uomo che avrebbe elargito tangenti in contanti. Il sospetto è che Cozzolino si sia anche recato in Marocco con un volo pagato, scrive Claise, “dai servizi segreti di Rabat”, anche se su questo punto non c’è alcuna conferma che l’eurodeputato campano sia mai salito su quell’aereo.

A cura di Elena Giulianelli – Foto ImagoEconomica 

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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