Era una una sorta di governo ombra della mafia, nato con l’obiettivo di controllare il territorio. Prima il potere, e lì trovano posto i rapporti con le istituzioni, le infiltrazioni anche nella società civile, il voto di scambio.

Poi i soldi, con gli appalti pubblici truccati e le più tradizionali attività di traffico di stupefacenti, riciclaggio, corruzione, rapina. E, all’occorenza, i metodi classici: lesioni personali, armi da fuoco. E’ per questo che il sindaco di Avetrana Antonio Minò e quello di Erchie Giuseppe Margheriti e altre 25 persone sono state arrestate dalla polizia di Taranto con l’accusa di associazione di stampo mafioso. Creavano un clima di intimidazione nei confronti di numerosi imprenditori locali “che venivano così soggiogati al sistema mafioso”, ha fatto sapere la polizia che per quest’operazione ha messo in campo 200 uomini.

Fonte Rai

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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