Uno “psicologo” di 40 anni, la cui identità resta ancora “celata” grazie alla legge sulla privacy (usata in modo differente dai Giudici a seconda dei soggetti sottoposti ad indagini) originario di Montecatini, sembra , nell’ambito della sua professione, aver abusato e in alcuni casi “stuprato” per una decina d’anni, dal 2013 al 2022, una decina di pazienti, di cui 7 minorenni tra le quali 3 al di sotto dei 16 anni, dopo averle circuite usando il suo ruolo e la sua “cultura”.

In base alle indagini svolte, la Procura di Pistoia, avrebbe raccolto le prove in cui il “presunto colpevole” sarebbe entrato in contatto con le vittime “future” durante mirati incontri scolastici, finalizzati ad invitarli nel suo “studio-scannatoio” per una terapia personalizzata e dove, successivamente, sarebbero avvenute le violenze sessuali.

Il 40enne è stato arrestato e portato in carcere a Prato sulla base di un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal GIP Patrizia Martucci e su richiesta dal PM Giuseppe Grieco

Le indagini sono state avviate a seguito della denuncia presentata lo scorso gennaio, da parte di una ragazzina di 14 anni che ha raccontato di aver conosciuto lo psicologo nel corso di incontri di presentazione promossi da un Istituto scolastico (anche in questo caso per la privacy non è dato in nome di tale Ente) che lei frequentava. La “minorenne” ha raccontato agli inquirenti che lo “psicologo”, già dopo il primo incontro, l’aveva poi invitata a seguire una terapia specifica nel suo studio privato, per insegnarle tecniche “nuove” che prevedevano anche contatti fisici. Nel corso di tali “incontri” inconsueti, lo psicologo si sdraiava accanto a lei, in una stanza attigua allo studio dove erano stati messi dei materassini, e dove sarebbero avvenuti prima palpeggiamenti e poi la violenza vera e propria.

I poliziotti del commissariato di Montecatini Terme, Dopo tale segnalazione,i Poliziotti del Commissariato di Motectini terme, hanno iniziato ad ascoltare altri pazienti, ricevendo le prime conferme. A seguito di tali testimonianze, la Procura di Pistoia ha eseguito una perquisizione nei confronti dello psicologo. Sono stati così sequestrati telefoni cellulari e computer sia dello studio che dell’abitazione privata, da cui sono emersi diversi contatti con altre pazienti, attraverso chat sui social dove l’uomo operava con profili anonimi cercando solo giovani donne.

La Procura ha disposto una consulenza tecnica sulle “strategie” utilizzate dal “presunto colpevole”. Sembra che durante l’interrogatorio il  “professionista” avrebbe confermato di aver utilizzato metodologie discutibili con alcune pazienti

La Procura ha chiesto la misura cautelare, che è stata firmata dal GIP lunedì scorso. L’accusa è di abuso sessuale aggravato, in quanto esercitato nei confronti di minori, pertanto il “professionista” deve rimanere in carcere in quanto, come affermato dal Giudice, esiste il rischio di reiterazione del reato. L’indagato, difeso dallo Studio Legale “Mauro Cini e Davide Pucci”, sarà sottoposto all’ interrogatorio di garanzia.

A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto Imagoeconomica

 

Editorialista Pier Luigi Cignoli

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