Benyamin Netanyahu è stato costretto ad interrompere mercoledì sera un comizio del Likud ad Ashkelon (a sud di Tel Aviv) quando in città sono risuonate le sirene di allarme per un razzo lanciato dalla Striscia di Gaza. Il premier è stato allora scortato dalle guardie del corpo verso un’area protetta, ma dopo pochi minuti è tornato sul palco degli oratori. “Che fare? – ha chiesto. – Loro (i gruppi armati palestinesi, ndr) non vogliono che noi vinciamo. Alla loro faccia, noi invece vinceremo”. Le sue parole, ha riferito la radio militare, sono state accolte dagli applausi del pubblico che ha scandito: “Forza Bibi”. Anche nel settembre scorso Netanyahu era stato obbligato ad interrompere un comizio, allora nella vicina città di Ashdod, in seguito ad un altro attacco di razzi palestinesi sparati da Gaza.

In seguito al lancio del razzo di mercoledì sera, l’aviazione israeliana ha colpito obiettivi militari nella Striscia di Gaza. Lo ha riferito la radio militare. Fonti palestinesi aggiungono che è stata centrata una postazione di Hamas nel Nord della Striscia. Un secondo attacco è avvenuto a Khan Yunes, a sud di Gaza.

Netanyahu, riferendosi al lancio avvenuto in settembre, ha detto: “Colui il quale ha sparato la volta scorsa non c’è più”. Si riferiva al leader militare della Jihad islamica Baha Abu al-Ata, ucciso da Israele a Gaza il novembre scorso. “Colui il quale ha cercato di mettersi in mostra oggi – ha avvertito – può cominciare a fare le valigie”.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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