In un momento in cui 37 Stati Membri della Comunità Europea stanno valutando i loro candidati per dare una nuova immagine costruttiva alla UE e inserire nel Consiglio “persone” di alto profilo, culturale, morale e professionale nei vari settori di sviluppo di programmi e progetti nei vari segmenti operativi, la sinistra italiana chi propone a tale ruolo determinante?
ILARIA SALIS: 39 anni, attivista, antifascista, creatrice del Centro sociale Boccaccio, 4 condanne e 29 denunce (vedi Panorama 29/03/2024) e attualmente in prigione a Budapest dal febbraio 2023 in quanto, a detta dell’accusa, avrebbe colpito con un manganello retrattile (oggetto che tutti i turisti portano seco durante le vacanze per la difesa personale) durante i festeggiamenti nella “Giornata dell’onore” due ragazzi di destra.
Niente di personale nei confronti della Salis, di suo Padre e della sua Famiglia, è stata una sua scelta e sicuramente dettata dal suo “credo politico”. Mortificante il trattamento che le è stato “riservato” dalla Magistratura ungherese, incatenandola nelle uscite dal carcere per essere condotta al Tribunale e giuste le pressioni che sono già state fatte dal Governo italiano per ottenere i domiciliari in Italia e che continuano, anche se, forse, l’esasperante pressione esercitata e politicizzata, potrebbe avere in parte compromesso una soluzione a breve della procedura processuale.
Detto questo “usare” la sua candidatura alle Elezioni Europee, oltre creare un pericolosissimo precedente (sia per sinistra che per la destra) per “liberarla” dal procedimento penale in corso non è premiante per il Popolo Sovrano Italiano, che non viene neppure interpellato in merito a tale decisione e chiamato a dare un suo parere costruttivo!
Sarebbe opportuna una vera e profonda riflessione prima di favorite tale proposta!

A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto ImagoEconomica