ADOLFO URSO POLITICO

La “postura aggressiva della Russia in Ucraina e più in generale in Europa e nel Mediterraneo allargato, nei Balcani, in Libia e nel Sahel, in Africa” era già stata sottolineata dal Copasir nella sua relazione annuale dello scorso 9 gennaio. “Una minaccia accresciuta nel tempo, tesa ad accerchiare l’Europa anche attraverso il controllo dell’energia e delle materie prime, pronta a utilizzare ogni mezzo, in una moderna, terribile e pervasiva ‘guerra ibrida’”. Lo ha detto il presidente del Copasir, Adolfo Urso, aprendo al Senato la discussione sulla Relazione annuale approvata dal Comitato.

Avevamo evidenziato – ha ricordato Urso – il dispiegamento militare intorno all’Ucraina, cosi come l’azione di spionaggio e di reclutamento nel nostro Paese, la pervasività della penetrazione russa in Europa tesa a condizionare le istituzioni democratiche, l’azione aggressiva realizzata nei nuovi domini bellici, nello spazio e nel cyber, l’uso sistemico dei mercenari della Wagner. Avevamo scritto, tra l’altro, – cito – ‘una escalation militare in Ucraina potrebbe comportare un ulteriore peggioramento della situazione, che risulterebbe rovinosa anche e soprattutto per l’Italia, che deve a Mosca oltre il 40 percento delle importazioni di gas‘”.

Oggi, ha proseguito il presidente del Comitato, “finalmente discutiamo in modo compiuto di Sicurezza nazionale, sulla base della relazione annuale del Copasir. È una novità importante. In passato non è mai avvenuto”. Purtroppo, ha notato, “non vi è stata sufficiente attenzione, nemmeno quanto notavamo che la Russia è lo Stato più attrezzato nella guerra cibernetica. Ed oggi dobbiamo pensare a come eliminare le criticità che possono emergere dal fatto che software antivirus russi siano utilizzati come cavalli di Troia. In queste ore, il governo, anche su nostra sollecitazione, prenderà altre necessarie misure, di cui siamo stati correttamente informati”.

Audito Cingolani, focus sulla sicurezza energetica
“I riflessi sulla sicurezza energetica nazionale derivanti dal conflitto in corso tra Russia e Ucraina, alla luce della forte dipendenza del nostro Paese dalle forniture di gas provenienti proprio dalla Russia” sono stati approfonditi nel corso dell’audizione, durata oltre due ore, del ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, al Copasir. Lo ha reso noto Urso. “Si sono esaminati – prosegue Urso – i diversi flussi di approvvigionamento e le possibili strategie di diversificazione che potrebbero essere messe in atto. Si sono, inoltre, esaminati gli scenari di breve, medio e lungo termine, una possibile strategia europea sul tema energetico, gli elevati prezzi dell’energia per i cittadini e le imprese e le possibili misure di mitigazione. Il ministro si è quindi confrontato con il Comitato sulle misure che il governo intende attuare a breve e a medio termine e su quanto necessario faccia la Ue”.

A cura di Elena Mambelli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui