Ieri, 15 marzo 2024, la Docente di filosofia, presso la Facoltà “La Sapienza” di Roma, Donatella Di Cesare, cerca la sua visibilità, forse messa in discussioni da certe sue affermazioni sulle Brigate Rosse e ritiene “doveroso” denunciare alcuni suoi studenti, ovviamente appartenenti a Forza Italia, per intimidazioni squadriste!
Per la cronaca, gli “studenti” non hanno impedito la “lezione” ma hanno fatto, prima della stessa,  una brevissima dimostrazione supportata da uno striscione con scritto “Forza Italia Giovane ricorda”   e presentando le foto di alcune vittime del terrorismo rosso!

La professoressa ha dichiarato, a sua discolpa, ha dichiarato: “È la seconda volta che le lezioni vengono interrotte. Non mi viene consentito di svolgere il mio insegnamento, così come viene violato il diritto degli studenti. Non una pagliacciata, ma una violenta azione di squadrismo.”

A seguito di tale “denuncia” La Preside della Facoltà, Arianna Punzi, ha deciso un suo personale intervento, sottolineando: “Le contestazioni ci sono state, ma non hanno impedito alla docente di svolgere regolarmente le lezioni”, subito contestata dalla Di Cesare che ha replicato: “Temo che non ci siano le condizioni per un normale svolgimento dell’attività didattica. Si è trattato di un’azione squadristica di elementi esterni all’università, molto violenta. A mia memoria non si era mai verificato un episodio come questo al Dipartimento di Filosofia della Sapienza. È stata violata la sacralità dell’aula, che gli organi competenti dovrebbero tutelare“.

Tempestiva la reazione di Forza Italia Giovani Roma Capitale, che dichiara: “Si è trattato di un flash mob silenzioso e non violento prima dell’inizio della lezione della professoressa. I ragazzi si sono limitati a entrare in aula mostrando le immagini degli uomini uccisi dalle Brigate Rosse durante gli anni di piombo. Nulla che impedisse il regolare svolgimento della lezione, come ha confermato anche la preside della Facoltà”. 

Stefano Benigni, Segretario Nazionale del Movimento Giovanile Azzurro, ritiene giusto aggiungere: “L’università deve essere libera, e la professoressa, se vuole continuare a manifestare la sua ammirazione per le Brigate Rosse, dovrebbe dimettersi. Auspichiamo che il vertice de La Sapienza e il ministero dell’Università avviino un’indagine sul suo comportamento”.

Intrappolata da tali parole, la Di Cesare,  ha cercato una via d’uscita, ricordando quanto aveva detto e scritto nei giorni scorsi in merito alla morte di Barbara Balzerani (Colleferro, 16 gennaio 1949 – Roma, 4 marzo 2024 – è stata una terrorista e scrittrice italiana, membro delle Brigate Rosse): “La tua rivoluzione è stata anche la mia“!

Unico a difenderla Massimo Cacciari, che ha dichiarato: “Che per una battuta certo male interpretabile le autorità accademiche possano pensare a provvedimenti disciplinari è semplicemente pazzesco“.

Già, Sinistroidi e Radical Chic sempre uniti e pronti a difendere posizioni vergognose e criminali!

A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto Imagoeconomica

(fonte: Quotidiano.net)

Editorialista Pier Luigi Cignoli

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