Come poteva non essere così? I sinistroidi, i detentori della suprema intelligenza, i nati “imparati” (una frase molto usata da un dem d’eccezione, certo Gentiloni, che rema contro l’Italia, i Radical chic acculturati, nella persona del Presidente (mi raccomando non il Governatore) della Giunta Regionale Toscana, Eugenio Giani, dicono “NO”.
Giani, ha solennemente dichiarato di non volersi attenere alle indicazioni del Viminale e di essere pronto a negare il via libero alle suddette strutture riservate ai cittadini in attesa di esecuzione di provvedimenti di espulsione. Le sue parole: Non darò l’ok a nessun Centro di detenzione permanente in Toscana. Si stanno prendendo in giro gli italiani perché il problema dell’immigrazione è come farli entrare e accoglierli, non come buttarli fuori. Se arrivano immigrati con i tormenti, le violenze e le sofferenze che hanno subito, la risposta che gli dai ‘è faccio i Cpr’, cioè faccio i luoghi per buttarli fuori? Prima rispondi a come integrarli, come accoglierli, come dargli da mangiare e da dormire e imparare l’italiano e magari utilizzarlo nel lavoro. Poi parla anche di coloro quei casi isolati nei quali poter prevedere la lunghissima procedura per il rimpatrio.
Ha poi aggiunto, parlando di buone intenzioni che il tema dell’integrazione è determinate e centrale per tutti ma i numeri delle recenti ondate migratorie rivelano con chiarezza l’impossibilità di offrire un futuro dignitoso a tutte le persone in arrivo sul nostro territorio. Così, si arrena anche il sogno dell’integrazione.
Gli ultimi dati, aggiornati al 13 settembre, confermano che le presenze di migranti in Toscana sono 8.254, di cui 7.053 adulti, 144 minori non accompagnati e 1.057 ucraini. A metà maggio 2023, erano stati rilevati 6.092 migranti, di cui 4.959 adulti, 67 minori e 1.066 ucraini. 
Il Governo Meloni ha chiesto la presenza di almeno un Cpr in ogni Regione e ora si attendono disposizioni al riguardo.
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A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto ImagoEconomica 
Editorialista Pier Luigi Cignoli

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