Abolizione degli smartphone fino ai 18 anni

In nessun altro stato si registrano fatti di cronaca nera o che suscitano sgomento alle famiglie perbene con così tanta frequenza da parte di molti giovani italiani ancora minorenni, che pare di capire come sia a loro lontana la scuola educativa e la cultura condita dalla didattica essenziale per la loro crescita individuale.

Oggi il trasformismo della loro vita viene ogni giorno elaborato solo ed esclusivamente attraverso i social con la consapevolezza che anche uccidere una CAPRETTA si ottiene il massimo dell’attenzione da parte del gruppo, alienando la parte migliore della propria personalità.

La nuova generazione giovanile non ha punti di riferimento perché in primis sono venute a mancare le regole certe, il buon senso, la partecipazione all’educazione, a come distinguere il bene dal male.

Studi recenti affermano che gli smartphone stanno inesorabilmente diventando molto più pericolosi dalle dipendenze di cannabis o alcol. In questo piccolo strumento che ha rivoluzionato il pianeta (quanto mancano le cabine telefoniche a gettoni o le cartoline postali), tutto è concesso: il video di uno stupro da parte del branco, gli assalti tra bande con machete, le rapine ad anziani nei treni, le violenze nelle scuole agli insegnanti o agli operatori sanitari nei pronto soccorso. Ma non mancano nemmeno le scommesse clandestine con auto di lusso che fanno registrare anche incidenti mortali.

Che fare!, ci scrivono tanti genitori?

In primis abolire fino a 18 anni il cellulare, si può vivere lo stesso e meglio. A ruota introdurre immediatamente il servizio militare. Sostenere economicamente le discipline sportive. introdurre le forze dell’ordine all’interno delle scuole primarie con materie specifiche sul comportamento.

Iniziare da questi punti fermi significa appurare che lo Stato è presente per avere un paese moderno e degno di essere chiamato Italia e non i figli di nessuno.

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto ImagoEconomica

Il Direttore Editoriale Carlo Costantini

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