Hamil Mehdi, un marocchino di 25 anni radicalizzato e residente in Calabria, è stato arrestato questa mattina a Luzzi, in provincia di Cosenza, per i reati contemplati dalla nuova legislazione antiterrorismo, con particolare riferimento alla fenomenologia dei cosiddetti “foreign fighters”.

Il giovane, fermato all’alba dai poliziotti della Digos della Questura di Cosenza, coordinati dallo Sco, il Servizio centrale antiterrorismo, ha dichiarato: “Sono andato in Turchia soltanto per pregare”

Tuttavia, le indagini dei poliziotti, sembrano indicare ben altro. A luglio 2015, il ragazzo aveva raggiunto la Turchia, ma era stato fatto rientrare in Italia dopo che le autorità turche, d`intesa con gli uomini dell`antiterrorismo italiano, ne avevano evidenziato la pericolosità respingendolo per motivi di “sicurezza pubblica”.

Hamil Mehdi era stato bloccato all’aeroporto di Istanbul dove avrebbe tentato di raggiungere la Siria per arruolarsi nelle file dell’Isis. Durante la perquisizione gli agenti avevano trovato in uno zaino dei pantaloni militari, una pubblicazione dei Fratelli Musulmani sui comportamenti che deve tenere un buon musulmano secondo il Corano, due telefoni cellulari e 800 euro in contanti.

Il sindaco di Luzzi, Manfredo Tedesco, si è dichiarato molto sorpreso di quanto avvenuto. Molte famiglie marocchine, infatti, vivono nella zona e “hanno avuto il contributo per mensa e trasporto scolastico”, ha affermato il sindaco. “Oggi stesso – ha aggiunto – chiederò agli uffici comunali se pure la famiglia di questo ragazzo ha beneficiato di queste misure. Noi siamo intervenuti per garantire la migliore integrazione di queste famiglie sul territorio, aiutandole come detto a fare frequentare la scuola ai figli. Finora non abbiamo mai avuto problemi”.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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