Sono esattamente undici i club di serie A e delle categorie inferiori che rischiano il deferimento per la vicenda delle plusvalenze sospette. La notizia è emersa nel pomeriggio di lunedì quando la stessa Juventus ha diffuso un comunicato stampa rivelando di aver ricevuto, da parte della Procura federale, la “comunicazione di chiusura delle indagini” come – scrive il comunicato del club bianconero – altre 10 società (due fra queste non sono più affiliate, ossia Chievo e Novara che hanno subito l’esclusione dai campionati professionistici a partire dallo scorso anno).

L’avviso riguarda «la valutazione degli effetti di taluni trasferimenti dei diritti alle prestazioni di calciatori sui bilanci e la contabilizzazione delle plusvalenze». Con la Juve l’avviso è arrivato in Serie A anche a Napoli, Empoli, Sampdoria e Genoa, in Serie B a Pisa e Parma, e in Lega Pro a Pescara e Pro Vercelli. Attenzione, non si tratta di deferimenti ma di un rischio di deferimenti. Ora le società hanno due settimane di tempo per consegnare le loro memorie difensive ed eventualmente chiedere di essere ascoltate. Soltanto a quel punto si deciderà il rinvio a giudizio sportivo davanti al Tribunale federale o archiviazione.

Insomma, i club dovranno convincere la procura guidata da Giuseppe Chinè delle loro ragioni e non sarà facilissimo. Si tratta presumibilmente solo di un primo filone del fronte plusvalenze, sono aperti altri fascicoli, ma le indagini sono ancora dl tutto in corso e quindi rimane praticamente impossibile prevedere in questo momento il percorso degli accertamenti investigativi. Per questo l’Inter non figura nell’elenco nonostante l’indagine della Procura della Repubblica di Milano ha ancora il fascicolo aperto.

Tutto nasce nel periodo tra aprile e maggio 2021, quando si muovono Covisoc e Consob che rilevano alcune anomalie sulle plusvalenze. Il sospetto è lo stesso di sempre, la possibilità di valutazioni gonfiate per coprire artificialmente i buchi dei bilanci come Cesena e Chievo avrebbero messo in atto in tempi precedenti a questo nuovo filone. Nella lista degli affari sotto osservazione finiscono 62 operazioni, di cui 42 relativamente alla Juventus. Nello stesso periodo si muove anche la Procura della Repubblica di Torino che arriva a indagare alcuni dirigenti bianconeri fra i quali il presidente Andrea Agnelli. Fra le situazioni sotto osservazione lo scambio Pjanic-Arthur con il Barcellona e i rapporti con il Genoa per Rodella e Portanova.

Quanto al Napoli, finiscono nel mirino quattro trasferimenti al Lille di calciatori (Karnezis, Manzi, Palmieri, Liguori) nell’ambito dell’operazione che ha portato in azzurro Victor Osimhen. Gli affari riguardano tre stagioni sportive: 2018-2019, 2019-2020 e 2020-2021. La Covisoc aveva inviato alla Procura federale la sua relazione in ottobre, da allora l’ufficio di Chiné ha cominciato a lavorare giungendo a queste prime conclusioni.

L’avviso delle indagini riguarda la presunta violazione di tre articoli del Codice di Giustizia sportiva. Il più specifico è il 31 che riguarda le “violazioni in maniera gestionale ed economica”. L’inchiesta però tira in ballo anche l’articolo 4 e l’articolo 6. Nel primo caso, si tratta sostanzialmente della “mancata lealtà”: si può arrivare anche alla penalizzazione di uno o più punti in classifica.

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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