INES LEOTTA VEDOVA DI BORIS GIULIANO CAPO DELLA SQUADRA MOBILE DI PALERMO

Anche se a distanza, lo ricordo nitidamente come un poliziotto e investigatore lungimirante, un uomo generoso e sempre pronto ad aiutare chi era in difficoltà. Giorgio Boris Giuliano (Piazza Armerina Enna, 22 ottobre 1930 – Palermo, 21 luglio 1979) era un poliziotto italiano molto coraggioso, funzionario e investigatore della Polizia di Stato, capo della Squadra mobile di Palermo, assassinato con freddezza da Cosa Nostra. Grazie al suo intuito e all’innovativo metodo d’indagine, s’impegnò in una caccia serrata ai boss mafiosi, concentrandosi sui conti correnti bancari.

Boris Giuliano, negli anni ’70, ha rivoluzionato il sistema d’indagine, conducendo importanti operazioni contro Cosa Nostra che arrivarono a scoprire importanti legami nel traffico della droga palermitana con quella americana. Fu questo uno dei motivi per i quali la mattina del 21 luglio 1979 fu ucciso all’interno del bar Lux, a Palermo, mentre stava sorseggiando una tazzina di caffè. A sparare vigliaccamente fu il mafioso corleonese Leoluca Bagarella, che esplose vari colpi di pistola alle spalle del capo della Squadra mobile del capoluogo siciliano, per poi darsi alla fuga. Nel giorno del quarantaquattresimo anniversario della morte del funzionario, la Polizia ha ricordato questo valoroso servitore dello Stato con alcune celebrazioni a Palermo e a Messina.

Le due città dove Boris Giuliano ha vissuto e trascorso il periodo universitario e dove un ulivo, oggi rigoglioso, è stato piantato in sua memoria nel 2010. Alla presenza del vice capo vicario della polizia, dei familiari di Giuliano, del prefetto e questore di Palermo, è stata deposta una corona d’alloro in via Francesco Paolo Di Blasi, sotto la lapide che ricorda il vile attentato. In suo suffragio è stata inoltre celebrata una messa nella chiesa di San Giuseppe Cafasso. Il prefetto di Palermo, infine, ha fatto visita al “Museo della memoria” all’interno dei locali della Squadra mobile, dove è stato riprodotto lo studio originale di Boris Giuliano e nel quale sono ricordati i tanti investigatori palermitani uccisi dalla mafia.

La questura di Messina, unitamente al comitato cittadino “100 Messinesi per Messina 2MILA8”, ha ricordato Boris Giuliano con la deposizione di una corona di fiori in via Natoli, sotto la targa apposta in memoria del Primo dirigente della Polizia di Stato. Poi è stata celebrata una messa presso la chiesa di San Nicolò all’Arcivescovado.

Il vice Direttore Ugo Vandelli – Foto Imagoeconomica

Il Vice Direttore Ugo Vandelli

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