Alla fine l’autopsia ha portato alla luce la verità più orribile: Maria, la bimba di dieci anni trovata senza vita in una piscina in provincia di Benevento, è stata violentata ed è morta per annegamento.
Stando alla ricostruzione operata dai medici legali, la piccola avrebbe prima subito violenza per poi venire gettata in piscina ancora viva; non sapendo nuotare, Maria è annegata. La violenza subita dalla bimba potrebbe essere recente, tuttavia per stabilire il momento esatto in cui è avvenuta sarà necessario attendere i risultati di ulteriori test.
Per l’omicidio e lo stupro della bimba, che avrebbe compiuto 10 anni ad agosto, è indagato un romeno di 21 anni, Daniel, facente parte della comunità rom del paesino di San Salvatore. L’iscrizione nel registro degli indagati da parte della Procura di Benevento è un atto dovuto per permettere la nomina di un perito di fiducia per l’autopsia sul corpo della bambina. Il giovane è stato interrogato per tutta la notte dai pm della Procura di Benevento.
“Sono innocente, non avrei mai potuto farle del male, per me era come se fosse una sorella”, ha dichiarato il giovane rumeno indagato, alla presenza del suo avvocato difensore.
I genitori, sovrastati dal dolore, hanno commentato con poche parole: “Se mia figlia è stata stuprata e uccisa chiedo una giustizia rapida”, ha detto Mario Ungureanu, 35 anni, papà di Maria. “Credo nella giustizia italiana – ha aggiunto – se volessi farmi giustizia da solo finirei in galera lasciando sola mia moglie”.
L’intera comunità di San Salvatore è sotto choc per quanto accaduto a quella bimba bella e solare che si faceva voler bene con uno sguardo. Per i Carabinieri, domenica sera, intorno alle 19:30 Maria era andata in chiesa per la processione del Santo Patrono, Sant’Anselmo, piochè era una chirichetta. Poi, a causa del maltempo, tutto è stato rimandato e così la bimba avrebbe detto di voler andare alle giostre. Da lì, si sono perse le sue tracce, fino alla terribile scoperta.
