La pallacanestro, da quando ho imparato a conoscerla da vicino – grazie a mio figlio Marco, prima giocatore professionista ora allenatore – per oltre trent’anni mi ha catturato. È un gioco di squadra organizzato, rapido, divertente, dove tutto può cambiare anche negli ultimi interminabili secondi.

Il gioco del basket l’ho trovato affine anche al mio percorso professionale. Occorre essere attenti, veloci, puntando su forza e determinazione per arrivare all’obiettivo che ci si è prefissati, sempre con l’aiuto e il sostegno di tutta la squadra. La vittoria è il coronamento di un lavoro portato avanti giorno dopo giorno in palestra.

Marco e Ugo Vandelli una generazione vincente

Personalmente sono molto orgoglioso dei ragazzi che frequentano il “Palaippo” di Cesena perché s’impegnano con costanza. Tra l’altro, a ogni partita casalinga, sono seguiti da molti tifosi, malgrado a Cesena il calcio, la faccia da padrona. Mi piace pensare che in ogni incontro si vince, o s’impara, sempre tutti insieme, così come urlano i ragazzi prima di entrare in campo.

Nello scorso campionato ci sono stati tanti momenti difficili, ma la squadra, impegnata nel campionato di Prima Divisione (ex serie D) li ha superati senza mai perdere di vista quello che si stava costruendo, con la consapevolezza che il duro lavoro in palestra porta lontano, facendo emergere il meglio di ognuno nel momento giusto.

È un risultato che premia quest’atteggiamento orgoglioso d’impegno coerente. Meriti non soltanto di chi entra in campo, ma della società Cesena Basket 2005, che ha saputo creare un vivaio meraviglioso di giovani che in futuro, sicuramente, saliranno di categoria fino alla prima squadra. Società, staff tecnico, roster e anche un coach – come valore aggiunto – che diventa un vero leader quando riesce a dare un’impronta organizzativa ai suoi ragazzi che lo seguono a occhi chiusi perché si conoscono e perché sanno cosa vogliono diventare. Da sempre sono parte integrante delle società, dove gioca e/o allena “Vanda”, in particolare, con l’incarico di addetto agli arbitri.

Malgrado sia legato fortemente a tutti i ragazzi che ho avuto il piacere di conoscere e frequentare nelle palestre di mezza Italia, in ogni squadra ho sempre individuato un mio “cavallino” di razza che riusciva sempre a farmi emozionare più di altri… Ora la palla passa alla società, la quale avrà il difficile compito di disegnare l’ossatura del roster che parteciperà al prossimo campionato 2024/2025.

Sicuramente alcuni tasselli cesenati, fondamentali per la squadra, saranno in partenze e come conseguenza si prevedono degli arrivi di giocatori che, speriamo, ci permettano di alzare ulteriormente l’asticella.

Il vice Direttore Ugo Vandelli – Foto Redazione

Il Vice Direttore Ugo Vandelli

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