MARIO DRAGHI, URSULA VON DER LEYEN

Ursula von der Leyen, Presidente della commissione della UE nel suo intervento sullo Stato dell’Unione ha dichiarato che è in corso un’indagine anti-sussidi nel settore elettrico dei veicoli provenienti dalla Cina, senza trascurare altre problematiche in attesa delle elezioni del 2024, tra cui il nuovo “compito di Mario Draghi al Green Deal.

Vediamo insieme i punti salienti trattati. – La Von der Leyen ha evidenziato che i mercati globali sono stati invasi dalle auto elettriche cinesi più economiche di quelle prodotte in altri Paese puntando il dito sul fatto che i prezzi vengono mantenuti artificialmente bassi per gli ingenti sussidi statali, creando una situazione che distorce il nostro mercato e che non può essere né condivisa né accettata dall’esterno.  Nel confermare che la UE è aperta alla concorrenza, esclude però la corsa al ribasso. Con enfasi ha affermato: “Dobbiamo difenderci dalle pratiche sleali. Quello delle auto elettriche è un settore cruciale per l’economia pulita che, in determinate circostanze, può vantare un potenziale di rilievo per l’Europa. La Commissione ha deciso di muoversi dando il via all’indagine anti-sovvenzioni sui veicoli elettrici provenienti da Pechino. Una decisione inevitabile alla luce dell’aumento delle vendite di auto provenienti dalla Cina che ha innescato la preoccupazione da parte delle case automobilistiche europee.”

Per la cronaca ricordiamo che in diverse occasioni le nostre aziende manifatturiere e industriali vengono escluse dai mercati esteri e finiscono vittime di pratiche definite “predatorie“.

Immediata la replica del Senatore Matteo Salvini, Ministro delle Infrastrutture, che ha sottolineato: “La Lega denuncia questo rischio da anni, l’Europa si sveglia adesso. Distratti, incompetenti o complici?

Deve pertanto restare fermo un principio fondamentale: la concorrenza globale è positiva per gli affari della nostra industria e delle nostre aziende tecnologiche solo finché è leale”.

La Von der Leyen ha assicurato di non aver dimenticato le pratiche commerciali “sleali” della Cina ma questo non deve pregiudicare i rapporti asserendo che ci sono anche temi in cui possiamo e dobbiamo collaborare, anticipando in sintesi quello che sarà il suo approccio con la leadership cinese in occasione del vertice Ue-Cina di fine anno: “Eliminare i rischi, non disaccoppiarli.”

Inoltre la Von der Leyen ha citato tre sfide importanti: il lavoro, l’inflazione e l’ambiente commerciale che si presentano in un momento in cui si chiede anche all’industria di portare avanti la transizione pulita e trasparente, finalizzata a raggiungere obiettivi importanti senza perdere di vista la competitività. Su tale argomento ha fatto sapere di aver fatto una proposta a Mario Draghi, definito “una delle grandi menti economiche europee” assegnandogli il compito di preparare un rapporto sul futuro della competitività europea. La sua dichiarazione: l’Europa farà ‘whatever it takes’ per mantenere il suo vantaggio competitivo.”

In chiusura non ha trascurato un pensiero sull’immigrazione affermando: “Dimostriamo che l’Europa può gestire la migrazione in modo efficace e compassionevole.” Tra le altre cose ha rivendicato il partenariato con la Tunisia che è stato firmato e che apporta vantaggi reciproci oltre la migrazione, come ad esempio l’energia e l’istruzione oltre alla volontà di lavorare su accordi analoghi anche con altri Paesi africani.

Sul Green Deal, che viene considerato come un’opportunità imperdibile, afferma che non si può perdere di vista il supporto all’industria europea. Sarebbe un errore imperdonabile che rappresenterebbe un vero e proprio autogol. Ha assicurato che la UE continuerà a sostenere l’industria europea durante questa transizione essenziale per la competitività futura dell’Europa. Deve essere giusta. Nessuno sarà lasciato indietro.”

A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto Imagoeconomica

Editorialista Pier Luigi Cignoli

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