Barend-Middelhoff-foto Andrea-Frascari

Il concerto ha avuto l’approvazione e il sostegno e della collaborazione della Fondazione Mater Caritatis e Casa dell’Accoglienza Luciano Gentili di Sant’Egidio.
Con l’interessamento del docente del Dipartimento Jazz, del Conservatorio Maderna-Lettimi Jazz Festival 2025, il Prof.re Roberto Rossi, insieme a enti del terzo settore del Conservatorio cesenate, è stata espressa la proposta, poi accolta del direttivo dell’istituto musicale, di istituire una borsa di studio intitolata al nostro concittadino il compianto trombettista Marco Tamburini.

Roberto Rossi è nato a Eimini el 1962; diplomato in trombone inizia la propria attività artistica professionale facendo parte di formazioni cameristica e di orchestre sinfoniche, egli partecipa a concorsi internazionali ottenendo diversi premi. Rossi ha fatto anche parte di varie orchestre, quali l’Orchestra Sinfonica di Sanremo, l’Orchestra Sinfonica della RAI, l’Orchestra del Rossini Opera Festival e l’Orchestra Regionale Toscana. È inoltre vastissima la sua attività nella Musica Jazz, a partire dal 1986 è insegnate di tromba e trombone presso il Conservatorio “Stanislao Giacomantonio di Cosenza e nello stesso anno inizia la propria attività nell’ambito della Musica Jazz, con “l’Orchestra Humburg Serenade” diretta dal contrabbassista Giovanni Tommaso partecipando inoltre all’omonima trasmissione televisiva con la regia di Pupi Avati.

Nel 1987 il musicista romagnolo partecipa al Festival Jazz di Roccella Jonica, e nel 1988 nello stesso festival suona insieme al suo collega, il musicista David Murray, seguiti da altri prestigiosi festival; dal Festival di Bergamo, con “l’Orchestra di Paul Whiteman” e “Jazz Contest”, con il trombettista Marco Tamburini. Nel 1989 di “Verona Jazz”, con Franco D’Andrea e altri festival importanti insieme al musicista R. Ottaviano. Un anno dopo il “Festival di Amiens” con Den Hoag, quello di Barcellona, di Roma con Pietro Tonolo, il “Festival dell’amicizia tra i Popoli” con Billy Hart e Cameron Brown e con Lee Konitz al “Pescara Jazz”. E in questa prima decade degli anni Novanta con dei progetti di opere discografiche con il batterista Joe Chamber. Un anno dopo il trombonista Roberto Rossi, fonda insieme a Pietro Tonolo, Marco Tamburini e Piro Odorici.

La formazione della Gap Band è partecipazione con lo stesso gruppo al “Festival del Cinema” di Savona. Nel 1993, il tour in Ungheria con l’Orchestra Jazz delle TV europee “EBU. EUR”, nello stesso anno Roberto Rossi è in tour in Spagna con il proprio quartetto: le tappe da Madrid, Bilbao, Barcellona e Valencia. Nel 1994, e docente presso il “Paese degli Specchi” e in questo contesto che il musicista romagnolo con l’Orchestra dell’omonima scuola con George Russell e Wheeller esegue vari concerti. Il trombonista entra a far parte dell’Orchestra Nazionale dell’AMJ diretta da Giorgio Gaslini. Nel 1995, suina assieme a Carlo Atti, Andrea, Pozza, al “Ronnie Scott” il celebre locale londinese. Inoltre inizia a collaborare con il pianista italo-americano Cedar Walton con il quale assieme a Piero Odorici partecipa a diverse rassegne in Italia.

Nel 1996, in prima nazionale esegue “Sweet Basil” famosa composizione per trombone e big band, composta da Franco Donadoni, insegnate presso i seminari invernali di Musica Jazz di Suena. Nel 1997, il tour internazionale lo porta a collaborare con Jovanotti nella sua formazione, in vari tour di festival importanti a livello internazionale. Inoltre sono anche vari i progetti in questa ultima decade degli anni Novanta e la prima decade del nuovo Millennio per il musicista Roberto Rossi. Oggi fa parte della Lydian Sound Orchestra diretta da Riccardo Brazzale, attualmente il trombonista dirige la ERJO, l’Emilia Romagna Jazz Orchestra e la “Riunion Big Band” formazione fondata insieme a Marco Tamburini e a Piero Odorici, inoltre è leader di un quintetto insieme al sassofonista Renato D’Aiello, il gruppo si esibisce prevalentemente nell’aria londinese.

Un concerto del quintetto formato da musicisti del Conservatorio cesenate G.B. Maderna in ricordo del trombettista cesenate Marco Tamburini. Sicuramente è stata una serata e un ricordo toccante quello che si è svolto nella serata di sabato 17 maggio 2025 alle ore 21:00, presso il Teatro Bogart della parrocchia di Sant’Egidio. Insieme al quintetto formato dal batterista Giacomo Nanni, dal contrabbassista Matteo Idà, dal chitarrista Mattia Alpini, dal pianista Iacopo Alpini e dalla voce di Danis Valentini. Ospite d’eccezione il sax tenore l’olandese Barend Middelhoff, noto esponente della Musica Jazz europea e internazionale. Il sassofonista Barend Middelhoff si sta affermando come un’autentico sassofonista tenore di livello europeo e internazionale. Dal 1993 è membro degli Houdini’s, un sestetto olandese. Con questo gruppo ha effettuato tournée on Australia, Canada e Stati Uniti ed è apparso in programmi radiofonici e televisivi nazionali e internazionali. Come leader si è esibito per la prima volta al North Sea Jazz Festival in Olanda, dopo aver vinto il primo premio prestigioso, il Middelsee Jazz Councours. Nel 1995 il sassofonista olandese si è recato a New York City negli Stati Uniti per registrare la sua prima opera discografica “Soli”.

Dopo essersi diplomato al Conservatorio Sweelinck di Amsterdam, la città dove egli è nato e a vissuto pet un periodo, è tornato a New York City nel 1996 per studiare con Jimmy Heath e George Garzone. Tornato poi nei Paesi Bass, dopo sei mesi di studio e concerti nella “Grande Mela”, ha registrato “The River”, il suo secondo lavoro discografico sempre come leader. In questo periodo Barend Middelhoff si è esibito e ha registrato dei progetti musicisti come, Dr. Lonnie Smith, Joe Magnarelli, John Engels, Roy Appleton, la Jazz Orchestra del Concertgebouw, Oliver Ker Ourio, Danis Lelolup, Pierre Cristophe, Carry Von Bisbergen, l’Amsterdam Jazz Quintet, Decise Jonah, la Fra Fra Big Band e gli Houdini’s. Nel 1999 il sassofonista olandese si trasferisce a Parigi dove ha realizzato un nuovo progetto di un’opera discografica “City Lines”, con una formazione di musicisti francesi. Dopo quattro anni nella capitale francese Barend Middelhoff si è stabilito in Italia a Bologna, dove ha iniziato a collaborare con musicisti emiliano romagnoli come, Renato Chicco, Marco Tamburini, Emanuele Cisi, Ehud Ashery, Paolo Benedettini, Alessandro Minetto, Nico Menzi, Guido di Leone e Pietro Ciancaglini. Dal 2004 egli è docente di sassofono presso il Dipartimento Jazz del Conservatorio G.B. Martini di Bologna. Il sassofonista tenore Barend Middelhoff è considerato dai suoi colleghi e dalla stampa specializzata lo “Stan Getz” olandese.

Il suo gusto per le belle melodie, insieme ad un suono vellutato, ne fanno ino dei musicisti più richiesti della scena europea attuale. Egli si è esibito a Bologna nel 2007, a cura del Circolo Arci Nero Factory di Vicolo Brogli nella città emiliana, con la collaborazione dell’Associazione on Jazz We Trust e la direzione artistica del sassofonista Valerio Potrandolfo. Black Saints of Jazz e la rassegna fortunata di concerti che per l’estate si sposta nella splendida cornice de Le Serre dei Giardini Margherita a Bologna, Middelhoff ha suonato con il suo trio, Barend Middelhoff al sax tenore,Stefano Senni al contrabbasso e Fabio Grandi alla batteria. Il sassofonista olandese è nato nel 1965 in Amsterdam, in Olanda dove è cresciuto e dove, durante e dopo la sua formazione al Conservatorio Van Amsterdam “Amsterdam University of the Arts”; suonando e registrando con molti grandi musicisti e gruppi del mondo della musica jazz olandese.

Nel 1994 vive per un anno negli Stati Uniti a New York City dove studia tecnica e perfezionamento Jazz con Jimmy Heath, Barry Harris, George Garzone e Rich Perry. Nel 1998 il musicista olandese si trasferisce a Parigi, rimane per cinque anni. In questo periodo egli ha effettuato tournée in Europa con il chitarrista Martien Oster in featuring, Dr. Lonnie Smith, e ha registrato due opere discografiche come banleader: per la label Buzz-Records “City Lines, con Oliver Ker Aurio e Doniesch Lelolup, è altri artisti del panorama jazzistico olandese, e per la label Aphrodite Records, “Lucky Man” con Pierre Cristophe. Nel 2003 Bernard Middelhoff si è esibito nella città emiliano romagnola Bologna,dove da allora,insegna presso il Dipartimento Jazz del Coservatorio G.B. Maderna di Bologna. Ha inoltre collaborato con il trombettista cesenate Marco Tamburini, Paolo Birro, Pietro Tonolo, Piero Odorici, Guido di Leone. Roberto Rossi, Giovanni Amato e tanti altri artisti.

Inoltre lavora a dei progetti discografici con due opere “The Cause of the Sequence” con Nico Menci e Massimo Morganti e nel 2019 egli ha rappresentato l’album “Fair Play” insiemeai musicisti Newyorkesi Peter Berstain, Clavin Nicolas e Jonson Tiemann. Nel gennaio del 2020 Barend Middelhoff è stato ospite del quintetto del trombettista Roberto Rossi, con Angelo L’azzeramento all chitarra, Stefano Travaglini al contrabbasso e Stefano Paolini alla batteria. Il concerto si è svolto a Bologna, alla Camera Jazz & Music Club, in Vicolo Alemagna.

A cura di Alessandro Poletti esperto di musica Jazz – Foto Andrea Frascari (si ringrazia)

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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