Nella storia della Musica Jazz c’e un solo direttore d’orchestra che ha la particolarità di avere i suoi orchestrali che eseguono ancora concerti sold-out “Tutto esaurito” in tutto il mondo, con membri scelti personalmente dal Maestro Count Basie, per oltre trent’anni dopo la sua scomparsa. Il pianista è bendleader William James “Count” Basie era ed è tutt’ora un’istituzione americana che incarna la grandezza e l’eccellenza del jazz. La The Count Basie Orchestra, oggi diretta da Scotty Barnhart, ha vinto almeno una volta ogni rispettato sondaggio Jazz del mondo, egli ha vinto diciotto Grammy Awards, e si è esibita per Re, Regine e altre famiglie reali, e apparsa anche in numerosi film, programmi televisivi, e in ogni più importante Festival Jazz e le più importanti sale da concerto, egli è un istituzione orchestrale di notevole considerazione ed è l’unica orchestra Jazz rimasta.

Gli ultimi ultimi delle formazioni conosciute sono il Dawnbeat Readers Poll Awards 2018 come orchestra numero uno al mondo e una nomination ai Grammy Awards per la loro acclamata registrazione ed opera discografica del 2018, “All About That Basie“, con ospiti speciali, da Steve Wonder, Jon Faddis, Take6 e Kurt Elling. Segue la loro uscita acclamata dalla critica nel 2015, l’opera discografica “A Very Swingin’ Basie Christmas!”, il primo vero progetto negli anni Ottanta di storia di questa orchestra. Questo progetto vennè realizzato per la label Cocord Records, con sede a Concord in California USA, è arrivato al promo posto nelle classifiche di Musica Jazz. In questo schema musicale hanno partecipato come ospiti notevoli musicisti americani da: Johnny Mathis, Ledisi, Carmen Bradford e il pianista Ellis Marsalis. Un documentario inoltre della “The Count Basie Orchestra” è stato prodotto dalla televisione inglese, la BBC Television Nework e la sua uscita in tutto il mondo è andata inonda tra l’anno 2019/2020, periodo storico per l’Anniversario dell’85° dell’Orchestra di Count Basie, alcuni dei più grandi solisti, compositori, arrangiatori e cantanti della storia della Musica Jazz come: Lester Young, Billy Holiday, Frank Foster, Thad Jones, Sonny Payne, Freddie Green, Snooky Young, Frak Wess e Joe Williams, sono diventati star internazionali una volta che hanno iniziato a lavorare con la leggendaria “The Count Basie Orchestra”.

Questa formazione di diciotto elementi continua ancora oggi in questo nuovo Millennio l’eccellente storia iniziata dal suo leader Count Basie a calpestare e a fare concerti in tutto il mondo con il duo inconfondibile stile, il Blues, oltre a perfezionare quei particolari musicali che consentono il genere Swing più profondo e commovente. Il leader indiscusso che fondò questa meravigliosa orchestra fu WilliamCount” Basie egli nacque a Red Bank, nello Stato del New Jersey nel 1904. Il giovane iniziò i suoi primi giorni a suonare così per gioco e anche perché già aveva una vena del ritmo lavorando come pianista e organista per accompagnare nelle sale cinematografiche i celebri film dell’epoca muti e infine collaborando con il circuito TBA Theatre Awners Booking Agency. A volte viene anche definito “Circuito Chitlin” che si rivolgeva principalmente alle comunità afro-americane del Sud, dell’Est e del Centro-Ovest. Nel 1927, Basie, allora in tournée con Gonzelle White e il Big Jare Jamboree, si ritrovò bloccato a Kansas City, nello Stato del Missouri. Fu qui che iniziò ad esplorare il suo profondo amore per il Blues ed a incontrare i suoi futuri compagni per formare così una band, incluso il bassista Walter Page.

Negli anni Venti e Trenta, del Novecento la città di Kansans City era il quartiere generale delle bande del territorio codi chiamate perché si spostavano da uno Stato all’altro, che suonavano nel Centro e nel Sud-Ovest. Era anche il punto di partenza per l’inebriante mix della Musica Blues, di ritmi Swing a 4/4 e di strumentisti con atmosfere morbide e piene di intensità calde che sarebbero diventati gli alfieri e precursori dell’Era Swing e il ritmo sottostante del Modern Jazz. I Blue Davils di Walter Page w la Kansans City Orchestra di Benny Moten catturatono l’orecchio di Basie e presto iniziò a suonare con entrambi e a servire come secondo pianista e arrangiatore per il leader Mr.Moten. Nel 1935, Benny Moten morì e toccò a Basie a prelevare alcuni musicisti della vecchia orchestra e formarne una completamente nuova la sua, “The Count Basie Orchestra“, che ancor oggi nel nuovo Millennio è attiva ed è ancora viva e vegeta. L’orchestra del pianista Count Basie incarnava il “Kansans City Swing” e insieme alle band di Fletcher Henderson, Jimmy Lunceford, Duke Ellington e Benny Goodman, furono le formazioni che avrebbero definito l’Era delle Big Band.

Mentre I media dell’epoca anni Quaranta e Cinquanta incoronavano Benny Goodman il “Re dello Swing“, il vero Re dello Swing era senza nessun dubbio il pianista Count Basie. Come disse una volta il grande trombettista Basie Sweets Edison: “Eravamo soliti fare a pezzi tutte l’altrettanto band quando si trattava di swing“. I fodamenti di base dell’orchestra di Basie erano e sono tutt’ora uno Swing di 4/4 che batte i piedi, un uso senza precedenti di contrasti dinamici, un Blues urlante a qualsiasi tempo e la voglia di ballare. L’orchestra di Count Basie si è evoluta in una delle imprese più venerabili e vitali della musica americana con i più alti livelli di produttività continua che rivaleggiare con qualsiasi organizzazione musicale nella storia della Musica Swing. La Count Basie Orchestra può essere vista tra tra il 1935 e il 1955 come le band dell’antico e Nuovo Testamento, era una combinazione di riff, “il breve accennò musicale ripetuto più volte” sviluppati spontaneamente o arrangiamenti “di testa”, pieni di Blues Swing rilassato ma inteso che metteva in mostra alcuni dei più grandi nomi della Storia del Jazz come: Lester Young, Hershel Evans, Harry Edison, Buck Clayton, Diky Wells, Jo James, Freedie Green e Jimmy Rushing.

La formazione di Count del “Nuovo Testamento” si formò interno all’anno 1952 dopo una breve pausa di Basie dall’intera orchestra mentre lavorava con un piccolo gruppo di sei o sette elementi, formazioni chiamate Combo, durante il divieto di registrazione imposto dall’industria discografica a partire dal 1948. Con la registrazione di “April in Paris” nel 1955, l’orchestra iniziò a stabilire gli standards di successi musicali che da allora sono stati emulati da ogni orchestra.

Il suono della formazione diventava costantemente più profondo e preciso mano a mano che veniva completata ogni serie di tour non- stop. Una delle cose che distingueva l’orchestra di Mr. Basie da tutte le altre ed è il fatto della sua longevità, è il fatto che Basie ha permesso e incoraggiato i suoi musicisti a comporre e arrangiare appositamente per l’orchestra e i suoi solisti distintivi da: Snooky Young, Thad Jones, Frank Foster e Frank Wess al flauto, che registrò il primo assolo di flauto nella storia della Musica Jazz. Eddie Durham, Thad Jones, Ernie Wilkins, Quincy Jones, Neal Hefti, Sammy Nestico e Frank Foster, per citarne alcuni dei più importanti arrangiatori di Basie, hanno aggiunto volumi alla Basie Librery. Attraverso di loro il repertorio del pianista e leader continuò ad ampliarsi armonicamente e ritmicamente, rendendosi più che ospitale ai talenti delle successive generazioni di musicisti. L’orchestra iniziò anche a diventare la prima scelta dai migliori cantanti Jazz dell’epoca, tra cui Frank Sinatra, Ella Fitzgerald, Tony Bennett e, naturalmente il “Namber One Son” di Basie, il grande Joe Williams. Poiché Basie ha consentito un certo grado di cambiamento e l’emergere una varietà di voci sulla piattaforma da lui creata, il repertorio della sua orchestra è sempre rimasto accessibile, infinitamente interessante e, in definitiva perfetto per ballare.

Ciò può essere testimoniato anche nel film più importante del 1960, Cenerentola, con l’attore Jerry Lewis, per la scena più importante del film che richiedeva l’orchestra perfetta con cui ballare al ballo, Lewis a scelto niente meno che la ” The Count Basie Orchestra”. Questo film è stato visto da milioni di persone e ha posto l’orchestra in cima alla lista di tutti non solo per I concerti completi, ma anche per i balli inaugurale presidenziali e per le feste private dell’èlite mondiale, da New York City, a Bangkok, in Tailandia, a St.Tropez, nel Sud della Francia.

Durante gli anni Sessanta, Settanta e Ottanta il suono, l’atmosfera della Musica Swing, l’articolazione generale e lo stile dell’orchestra iniziarono a diventare più rilassati. Come affermò una volta il trombettista trentenne Sonny Cohn, “questa è un’orchestra rilassata… un’orchestra… rilassata…“. Con pochissimi cambi di personale, i membri dell’orchestra sono riusciti a fondersi in un unico suono in un unico modo di fraseggiare che ora è noto come “Modo Basie“. Le orchestre jazz di tutto il mondo iniziarono a emulare questo modo di suonare. È inconfondibile con la sua ingannevole sospensione del tempo e del ritmo, ma è contagioso e non perde mai quell’importantissimo elemento di danza. In termini semplici, la “The Count Basie Orchestra” ha continuato a stabilire un precedente nello Swing 4/4 a qualsiasi tempo che è ancora oggi insuperato. Lo Swing è quello intangibile che ti fa battere il piede.

Dalla scomparsa di Count Basie nel 1984, Thad Jones, Frank Foster, Grover Mitchell, Bill Hughes, Dennis Mackrel e ora Scotty Barnhart, hanno guidato la “The Count Basie Orchestra” è l’hanno mantenuta come una delle organizzazioni di spettacolo d’élite nella Musica Jazz. La sua prossima opera discografica ha celebrato nel 2018 gli ottant’anni della attività e vita dell’orchestra, con l’uscita del progetto discografico registrato su la label Californiana Concord Records e prodotto da Scotty Barnhart e Sam Beler, con innumerevoli ospiti d’eccezione da: Stevie Wonder, Take6, Joe DeFrancesco, Kurt Elling ed altri notevoli artisti. I membri attuali della formazione includono musicisti assunti dallo stesso Basie: la cantante ospite frequente Carmen Bradford, che si è unita nel 1983 e il trombonista Clarence Banks, che si è unito all’orchestra nel 1984. I membri di lunga durata e di lunga data includono Doug Miller, e nel 1989, in precedenza alternandosi con Lionel Hampton e membri che si sono uniti negli ultimi quindici-venticinque anni; sono i trombonisti David, Kein ex del direttore d’orchestra Stan Kanton, Alvin Walker e Mark Williams, il chitarrista Will Metthews, il trombettista Endre Rice, i sassofonisti Doug Lawrence, ex membro del clarinettista e direttore d’orchestra Benny Goodman, Buck Clayton, e il ritorno del sax contralto solista, David Glasser.

Count Basie morì a Hollywood in California il 26 aprile del 1984. Oggi.la sua salma riposa al Cimitero Pinelawn Memorial Park di Est Farmingdale, New York.

A cura di Alessandro Poletti – Foto Repertorio

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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