Riviera Romagnola in crisi, non solo le spiagge: anche gli hotel sono vuoti: Gli operatori sono in sofferenza.
Come evidenziato nell’articolo della redazione de “Il Messaggero”, leggiamo con una certa tristezza, che si sta riscontrando un trend in controtendenza rispetto ai grandi “sold out” vissuti negli ultimi anni: le spiagge italiane non erano così vuote da diversi anni, mentre si sono incrementate le presenze nei centri montani, visti anche prezzi più consoni e appetibili all’attuale situazione.
Tale “situazione” ha effettivamente colpito l’Emilia Romagna, da sempre meta centrale per vacanze in famiglia e movida notturna. Le indagini effettuate da Conflavoro e Riviera Sicura hanno confermato un mese di luglio molto complicato per gli albergatori: presenze in calo con turisti che scelgono ormai la classica “toccata e fuga” causando   perdite sia in spiaggia sia negli hotel. A luglio gli albergatori sono stati costretti ad abbassare i prezzi delle stanze per poter gestire la crisi.
L’indagine è stata sviluppata su 307 “campioni”, prevalentemente su Rimini, località maggiormente frequentata per la movida notturna. Eppure ne è emerso che la stessa Rimini sta “pagando” questa crisi, anche nei weekend dove di solito il flusso di turisti – anche stranieri – era sempre stato in crescendo.
Le percentuali sono davvero negative: il 3,9% degli hotel nel mese di luglio ha avuto una percentuale di prenotazioni delle stanze inferiore al 50%. Per il 16,3% degli albergatori il flusso si è stanziato tra il 51% e il 60%, mentre solo per un albergatore su cinque la percentuale è stata maggiore del 60%. Infine, solo il 10% degli intervistati è riuscito a riempire le proprie strutture oltre il 90%.
Una situazione preoccupante che deve far riflettere tutti: Pubblica Amministrazione in primis, Albergatori, Titolari dei bagni (Bagnini così chiamati), Forze dell’Ordine (gli atti delinquenziali purtroppo sono cresciuti, così come i furti sui mezzi di trasporto), Titolari della attività collaterali dei servizi e le Discoteche, anche se non sarà facile riportare RIMINI a riproporsi quale “Perla dell’Adriatico”!
Ma quali sono le previsioni per questo agosto?
Luglio ha segnato un punto veramente negativo rispetto al 2024, ma, secondo Corrado Della Vista di Conflavoro, per una veloce ripresa servirebbe un importante cambio di rotta unito a diverse operazioni come una promozione più efficace, strategie pubbliche di comunicazioni e una parte burocratica meno condizionante.
Da Riminese di “adozione”, sono 22 anni che ci vivo, aggiungerei anche che sarebbe utile ritrovare quello “spirito di vitale accoglienza” che veniva offerto dai Romagnoli, con il loro carattere espansivo e che si è in parte spento in questi ultimi anni!
A cura di Pier Luigi Cignoli editorialista – Foto ImagoEconomica 
Editorialista Pier Luigi Cignoli

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