Andrea Sempio

Il fatidico giorno è arrivato aspettando il confronto, seppur indiretto, tra Alberto Stasi e Andrea Sempio. Stasi è già stato condannato a sedici anni per l’omicidio di Chiara Poggi, mentre Sempio è il nuovo indagato di questo delitto efferato. Nel nuovo capo di imputazione approntato dalla Procura di Pavia, Sempio avrebbe commesso l’omicidio in concorso con lo stesso Stasi o con altre persone rimaste al momento ignote. Il procuratore capo Fabio Napoleone ed i suoi colleghi Stefano Civardi e Valentina De Stefano hanno programmato gli interrogatori dei due alla stessa ora di oggi, proprio per evitare qualsiasi interferenza che potesse arrecare danno all’indagine.

C’è stata una sorta di toto scommessa per decifrare la mossa processuale degli avvocati dell’indagato. Quest’ultimo parlerà? Si avvarrà della facoltà di non rispondere? Risponderà solo ad alcune domande? Rilascerà delle dichiarazioni spontaee? In contemporanea e sempre alla stessa ora è stata inoltre disposta l’audizione di Marco Poggi, fratello della vittima, quale persona informata sui fatti.

E’ la seconda volta che Marco viene ascoltato dopo riapertura delle indagini e la settima nei diciotto anni trascorsi dalla morte della sorella Chiara. Ad ascoltarlo è stato incaricato il pubblico ministero Giuliana Rizza che procederà all’audizione in una caserma dei carabinieri tra Venezia e Mestre, poiché il fratello della vittima si è trasferito in Veneto da diverso tempo. Se non che mentre Alberto Stasi e Marco Poggi hanno aderito all’invito di essere ascoltati e si sono regolarmente presentati, Andrea Sempio e i suoi legali non si sono visti in Procura a Pavia. L’avvocato Massimo Lovati che lo difende ha dichiarato che: “Andrea sta bene. Segue le nostre direttive e la nostra strategia difensiva.” Pare di capire che la difesa di Andrea abbia sollevato una eccezione procedurale, ritenendo nullo l’invio a presentarsi notificato dalla Procura.

L’atto dei magistrati, a dire dei difensori, avrebbe un vizio formale mancando dell’avvertimento previsto dall’art. 375 c.p.p. Di qui la loro assenza. A questo punto Sempio potrebbe ricevere un nuovo invito a presentarsi oppure nei suoi confronti il procuratore capo potrebbe disporre l’accompagnamento coattivo. La partita a scacchi continua.

A cura di Roberto Manzo avvocato e criminologo – Foto Imagoeconmica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui