DA”FIRST-ONLINE” – Articolo di Franco Locatelli – 03/08 – IL CARDINALE RUINI A FAVORE DELLA DESTRA DI BERLUSCONI – Il presidente emerito dei vescovi della Cei, il cardinal Camillo Ruini, non ha mai nascosto la sua abitudine a sconfinare nella politica italiana e a manifestare la sua simpatia per la destra. Dopo averlo sposato, arrivò in passato ad osteggiare Romano Prodi, reo a suo avviso di aver aperto ai comunisti, con la formazione dei governi dell’Ulivo. Un’intervista rilasciata sabato a “La Stampa” rivela che Ruini non ha perso il vizio di intervenire direttamente nelle vicende politiche italiani e stavolta inneggia a Silvio Berlusconi (ma non al figlio Pier Silvio), alla premier Giorgia Meloni e al suo fido scudiero di Palazzo Chigi, il controverso sottosegretario Alfredo Mantovano. Ma i dissensi sulle parole di Ruini non mancano. “Come leader politico Silvio Berlusconi aveva sicuramente delle doti di carisma, ma si tratta di talenti personali nella vita pubblica che difficilmente passano dI padre in figlio”: sostiene Ruini. In realtà l’altolà a Pier Silvio Berlusconi serve per incensare Giorgia Meloni di cui Ruini dice: “In Italia abbiamo Giorgia Meloni che è davvero molto brava e che ha saputo circondarsi di collaboratori di riconosciuto valore come il sottosegretario Alfredo Mantovano, giurista cattolico di indubbio spessore che ha dimostrato capacità e senso di responsabilità”. Qualcosa da obiettare a Ruini su Mantovano per le responsabilità del Governo nello spionaggio dei giornalisti nel caso Paragon avrebbe sicuramente l’ex premier e leader cattolico di Italia Viva, Matteo Renzi, ma voci di dissenso sul Cardinale arrivano anche da Monsignor Perego per la politica sui migranti della Meloni e dall’ex dc Pierluigi Castagnetti che rimprovera a Ruini di essere stato “troppo generoso con Meloni”.
DA “BARITALIA-NEWS” – Articolo di Lorenzo Costantino – 03/08 – AUTO CON FINTA SIRENA SUPERA LA POLIZIA – Un uomo ha riprodotto la sirena della polizia dallo smartphone collegato all’auto per superare il traffico, ma i carabinieri lo hanno fermato. Ha pensato di avere trovato un modo rapido per evitare il traffico, ma la sua serata si è conclusa con una denuncia. Un 34enne della provincia di Napoli ha riprodotto la sirena di un’auto della polizia direttamente dallo stereo della propria vettura, collegando il suono dal suo smartphone. A bordo con lui c’erano altri quattro amici, reduci da una serata di divertimento. L’idea era semplice: farsi largo tra le auto bloccate nel traffico, facendo credere agli altri automobilisti di essere una pattuglia delle forze dell’ordine.Il piano ha funzionato finché il gruppo non ha incrociato una gazzella dei carabinieri ferma in coda. Dopo aver sentito la sirena sospetta, i militari hanno deciso di seguire la vettura, dando vita a un breve inseguimento tra le strade di Giugliano in Campania. Una volta fermata l’auto, i carabinieri hanno scoperto la bravata: lo smartphone del 34enne diffondeva il suono della sirena collegato all’impianto audio della macchina. Il controllo ha rivelato anche che l’uomo aveva alzato un po’ troppo il gomito. L’alcoltest è infatti risultato positivo, portando alla denuncia per guida in stato di ebbrezza. La serata di goliardia si è così trasformata in guai giudiziari per il conducente, mentre l’auto è stata affidata a uno dei passeggeri risultati sobri.
DA “IL RESTO DEL CARLINO” – Redazione – 05/08 – ALLUVIONE – CHIESTO PIGNORAMENTO CONTI COMUNE DI BOLOGNA E REGIONE EMILIA-ROMAGNA – È diventato esecutivo questa mattina il provvedimento di pignoramento nei confronti di Comune e Regione, a seguito della sentenza del tribunale civile relativa alla causa intentata da venti residenti di via del Ravone, via del Genio e via Zoccoli, rappresentati dall’avvocato Adriano Travaglia, per ‘danno temuto’ legato alle future, possibili, alluvioni. Tre milioni e 600mila euro la somma quantificata come cauzione per danneggiamenti futuri legati all’emergenza climatica che verrà prelevate dai conti correnti delle due amministrazioni. “Oggi – spiega il legale – ci siamo presentati facendo richiesta di pignoramento dei conti correnti di Comune e Regione presso Unicredit, per importi di 3,6 milioni aumentati della metà, come prevede la norma. Devono dunque essere congelati 5,4 milioni al Comune e altrettanti alla Regione. Si tratta di un’ordinanza cautelare immediatamente esecutiva, una misura anticipatoria: nel caso ci siano nuove alluvioni, i ricorrenti potranno subito accedervi per ripagare i danni subiti”. Il Comune e la Regione hanno fatto ricorso e l’udienza di reclamo si terrà il 16 settembre.
DA “IL ESTO DEL CARLINO” – Articolo di Andrea Colombari – 05/08 – ROMAGNA: BABY GANG OTTAVO ARRESTO – Furti, rapine, spaccio e persino aggressioni con lo spray al peperoncino e con il machete. Dei nove minorenni tunisini non accompagnati della baby gang sgominata dalla polizia, sette erano stati raggiunti il 25 luglio scorso da altrettante misure di custodia cautelare in un istituto penale minorile. Al bilancio, va ora aggiunto un ottavo nome: è quello di un altro giovane della lista bloccato sabato sera a Riccione dai carabinieri e poi portato a Bologna in attesa dell’interrogatorio di garanzia. Come gli altri, dovrà rispondere a vario titolo per reati contro la persona e il patrimonio nonché per associazione per delinquere. Nella lista figurano altri due giovani sotto inchiesta per un totale di 11: ma a differenza degli altri “colleghi“, non sono indagati per associazione e quindi su di loro non è scattata la custodia cautelare. Tra gli episodi contestati, figurano diversi tra rapine e furti avvenuti tutti in una sola notte sul litorale; ma anche un tentato omicidio a colpi di machete avvenuto in un tardo pomeriggio di fine maggio in prossimità della stazione ferroviaria di Ravenna, area nella quale i minorenni agivano di prevalenza optando altre volte per l’area ferroviaria di Ferrara e per alcune zone di Lugo. La Procura per i Minorenni di Bologna ha contestato agli indagati 34 capi di accusa tra lesioni aggravate, tentato omicidio, minacce, resistenza a pubblico ufficiale, porto abusivo di armi e strumenti atti a offendere, furti, rapine, ricettazione, detenzione di droga ai fini di spaccio e soprattutto associazione per delinquere. A fare da collante tra i ragazzi – tutti tra i 16 e i 17 anni – c’erano la comune nazionalità, esperienze di vita difficili, difficoltà di integrazione e una propensione al conflitto verso l’autorità. Tutti i minorenni risultano avere diversi precedenti di polizia ed essere già destinatari di misure di prevenzione emesse dal questore. Tra i ragazzi sottoposti al provvedimento cautelare, compare anche l’autore dell’aggressione con coltello del 15 luglio scorso in piazza Duomo ai danni di un coetaneo 17enne.
DA”FAN-PAGE” – Redazione – 06/08 – INCHIESTA URBANISTICA A MILANO – “Ho speso 100mila euro per una casa che non è mai stata costruita” Eleonora Pagliuso è una dei quattromila acquirenti che avevano comprato casa nei cantieri ora sotto sequestro e sotto inchiesta della Procura di Milano. La società costruttrice del complesso di via Lepontina 7-9, dove Pagliuso aveva scelto la sua casa, è la prima tra quelle finite sotto indagine ad aver chiesto il concordato preventivo al fine di evitare il fallimento. La donna aveva già anticipato un terzo del valore dell’immobile che intendeva acquistare, una somma di oltre 100mila euro che per lei erano i risparmi di una vita. “Avevo seguito tutte le procedure per essere tutelata – spiega a Fanpage.it -, invece una mattina ho letto sul giornale che il cantiere in cui sarebbe dovuta sorgere la mia casa era stato bloccato. Oggi rivoglio solo indietro i miei soldi, ma so che non riuscirò a recuperarli.
DA “BARITALIA-NEWS” – Articolo di Claudia De Napoli – 06/08 – GENITORI ABBANDONANO IL FIGLI ALL’AEROPORTO PERCHE’ HA IL PASSAPORTO SCADUTO – Il giornalista Vittorio Feltri ha espresso una dura condanna dopo la notizia del bambino abbandonato all’aeroporto di Barcellona, mentre i genitori partivano per una vacanza. “Quello che è accaduto, se confermato nei dettagli riportati dalla stampa, è di una gravità disarmante. Si può essere poveri, ignoranti, stanchi, esasperati. Ma si può essere anche disumani”. Secondo il noto editorialista, lasciare solo un minore in un grande scalo internazionale «per non perdere una vacanza è un atto che non ha giustificazioni». Feltri ha precisato: “Non esistono sfumature. Si tratta, a voler usare un termine tecnico, di abbandono di minore. Punto. È un reato ma anche un atto mostruoso, contro natura. Quel bambino, lasciato da solo con il suo zainetto e i suoi pensieri mentre i genitori si accomodavano sui sedili dell’aereo, non dimenticherà mai quella scena. Non perché sia successo qualcosa di traumatico nel senso eclatante del termine, ma perché si è impresso in lui il segno più subdolo e profondo della crudeltà affettiva: il senso di esclusione”. Il giornalista ha poi evidenziato la gravità del messaggio trasmesso al figlio: «I genitori hanno implicitamente comunicato: “Tu sei sacrificabile. Hanno trasmesso al figlio l’idea che una prenotazione su Booking valga più della sua presenza”. Feltri ha criticato anche l’eventuale tentativo di giustificare l’episodio con il fatto che un parente fosse stato avvisato per recuperare il minore: “!Peggio ancora. Perché ciò dimostra che l’atto non è stato neppure di impulso, bensì calcolato. Hanno fatto due conti: se restiamo perdiamo i soldi e pure il relax. Se partiamo, lo lasciamo lì e qualcuno va a recuperarlo. Questo episodio riflette una società in cui l’infanzia viene caricata di una responsabilità adulta, ma senza ricevere la dignità dell’adulto, ricordando che il primo dovere di chi genera è non abbandonare mai.
DA “BARITALIA-NEWS” – Articolo di Franco P. Antonicelli – 07/08 – PORRO ROMPE CON BARI – Porro lascia Bari: “Le chiavi alla Albanese? Non mi vedrete più”. Il giornalista Nicola Porro annuncia l’addio a Bari e sposterà la kermesse “La Ripartenza” dopo la decisione del sindaco Leccese di premiare Francesca Albanese. La scelta arriva dopo le polemiche legate alla consegna delle chiavi della città a Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite per la Palestina. Porro critica apertamente l’amministrazione comunale: «Bari è il luogo che prende il suo teatro principale e lo regala ai comizi della signora Albanese, la quale chiede di non ospitare più prodotti made in Israele». Secondo il giornalista, la scelta di conferire le chiavi della città sarebbe incompatibile con i principi di accoglienza di cui il Comune si fa portavoce: “Vi riempite la bocca di accoglienza e che cosa riuscite a fare in questo momento? Dare la cittadinanza alla Albanese”. Conclude annunciando l’addio alla città pugliese e la ricerca di una nuova sede per la kermesse: “Sono ben contento di non essere più cittadino di Bari e di scegliere una nuova location». La decisione segna la chiusura di un capitolo che aveva trasformato per anni il Petruzzelli in palcoscenico di dibattiti e incontri sul tema della ripartenza economica e sociale”.
DA “IL RESTO DEL CARLINO” – Redazione . 07/08 – RAPINATORI ARRESTATI IN 7 ORE – Blitz della Squadra Mobile nella notte: in meno di sette ore due ventenni stranieri, residenti tra Urbino e Fermignano, sono finiti in manette. Sono loro, secondo la Polizia, i rapinatori che lunedì pomeriggio hanno puntato un coltello al fianco di due ragazzi sul lungomare di Pesaro, portandosi via circa duemila euro, frutto di una colletta per un regalo di compleanno. Li hanno presi in piena notte, intorno all’una, mentre pensavano di averla fatta franca. E parte dei soldi appena rapinati li avevano già spesi giocando alle slot machine. I protagonisti della rapina lampo di viale Trieste non hanno avuto scampo: meno di sei ore dopo aver puntato un coltello contro due ragazzi, erano già in manette. Tutto era iniziato nel tardo pomeriggio, quando la movida del lungomare si stava appena scaldando. Erano circa le 17,30 al bar Due Nove Nove: due amici, 19 e 20 anni, erano seduti nel locale con una Coca Cola e davanti a loro una scatola piena di banconote. Erano i soldi raccolti da un’intera compagnia per il regalo di compleanno di un amico: circa duemila euro. Ma qualcuno, a quanto pare, li stava osservando. “Si sono avvicinati e ci hanno chiesto di consegnare tutto. Noi abbiamo detto di no – ha raccontato una delle vittime –. Uno di loro ha tirato fuori un coltello, dieci centimetri di lama, e me l’ha puntato al fianco. Ho avuto paura, ho consegnato i soldi”. Nessuna scena da film: solo il tempo di vedere i rapinatori darsela a gambe lungo viale Trieste, direzione palla di Pomodoro, sotto gli occhi increduli dei passanti. La Squadra Mobile è intervenuta sul posto. Gli agenti hanno ascoltato le vittime, raccolto descrizioni e ricostruito la fuga. Primo giro nei bar e negli alberghi di Pesaro: bingo. In una struttura, il gestore conferma di aver visto due ragazzi che corrispondono all’identikit, ma, per un soffio, erano appena partiti. Gli agenti prendono i dati, convinti che non si siano spinti lontano. Avevano ragione.
DA “IL RESTO DEL CARLINO” – Articolo di Manuel Spadari – 08/08 – RIMINI: CONSIGLIERE COMUNALE NEI GUAI – Ha litigato con i vigili mentre loro erano impegnati a perquisire un ladro. E dopo quanto è accaduto l’altro ieri rischia di passare dei guai Stefano Brunori, consigliere comunale del gruppo Lisi. “Con il suo comportamento ha ostacolato l’arresto”, hanno riferito ieri mattina al giudice gli agenti della polizia locale durante il processo per direttissima al ladro, un 23enne di origine bulgara arrestato per furto e resistenza a pubblico ufficiale. Mercoledì nella zona della stazione, erano da poco passate le 14 quando una pattuglia di agenti in borghese, impegnata nei controlli antidroga, ha fermato tre ragazzi sospetti e, perquisendo i loro zaini, hanno trovato una ventina di prodotti di profumeria e 6 bottiglie di alcolici. Tutta merce rubata poche ore prima in due negozi di via XXIII Settembre: i titolari avevano già fatto denuncia dei furti subiti. Durante le operazioni di identificazione, uno dei tre ragazzi – il 23enne bulgaro – ha cominciato a dare problemi. E proprio in quel momento è entrato in scena Brunori. Il consigliere, che lavora come ispettore del lavoro, è sceso dall’auto e ha attirato l’attenzione dei vigili chiedendo loro di intervenire subito, perché un autobus gli impediva di recarsi in ufficio (la sede dell’ispettorato del lavoro è lì a due passi dalla stazione, in viale Cesare Battisti). Gli animi presto si sono surriscaldati. Tra Brunori e i vigili è scoppiata una lite. Nel frattempo il giovane ladro bulgaro ha tentato la fuga scagliandosi contro gli agenti e lanciando una bottiglia. A fatica i vigili sono riusciti comunque a bloccarlo e l’hanno arrestato per furto e resistenza a pubblico ufficiale. Nel verbale di arresto hanno riportato nero su bianco il diverbio con il consigliere comunale. E ieri hanno raccontato in aula cos’è successo mercoledì pomeriggio in viale Battisti, compresa la lite con il consigliere comunale. Brunori rischia di essere denunciato per interruzione di pubblico servizio. Lui, interpellato, si limita a dire: “Non c’è stato nulla di grave tra me e gli agenti della polizia locale. Io ho sempre avuto massimo rispetto per il loro lavoro, non ho né inveito, né litigato con loro”. Non una parola di più. Che si sia trattato di un equivoco o meno, ora toccherà al comandante dei vigili decidere cosa fare. Si valuterà se procedere nei confronti di Brunori o se invece lasciar perdere. Il LADRO arrestato mercoledì invece, dopo una notte in cella, E’ GIA’ TORNATO IL LIBERTA’. Il giudice ha rimesso il giovane ladro in libertà fissando per il 5 novembre la prossima udienza. Del destino di Brunori si saprà molto prima.
DA “IL RESTO DEL CARLINO” – Articolo di Andrea Oliva – 080/08 – RICCIONE: TAVOLI ABUSIVI – 10 LOCALI MULTATI – Tavolini e sedie abusivi. Dieci locali ora rischiano la chiusura di cinque giorni, mentre avranno di certo la visita della Guardia di finanza visto che la polizia locale ha segnalato le stesse attività alle Fiamme gialle per ulteriori verifiche. Tolleranza zero nei confronti i chi ha riempito i viali e gli spazi pubblici con i propri tavoli e sedie, senza presentare in municipio alcuna richiesta di occupazione del suolo pubblico. Di fatto queste attività non hanno mai versato un euro nelle casse comunali per le aree occupate, ma ne hanno incassati tanti dai clienti che si sono accomodati ai tavoli. I dieci locali dovranno per prima cosa pagare la sanzione come previsto dal Codice della strada. Ma questo sarà solo il principio. “Ai titolari è stata intimata la rimozione delle opere abusive a proprie spese – spiegano dal municipio -. A tali accertamenti seguiranno opportuni controlli mirati per verificare l’ottemperanza a tale obbligo con l’eventuale e conseguente segnalazione alla Prefettura per l’emissione dell’ordinanza di rimozione coattiva nel caso di accertata inadempienza”. In municipio intendono servirsi di una legge del 2009 che può portare a una chiusura del locale per 5 giorni nel caso in cui non si regolarizzi la situazione oppure si smantelli a spese proprie l’area occupata. Rimane tuttavia difficile pensare che un locale si privi dell’area esterna nel momento centrale dell’estate. Dunque le alternative rimaste sono regolarizzare, dunque pagare il suolo pubblico, o resistere per vie legali. Ma in municipio non intendono fare sconti. “La sindaca – ribadiscono – potrà ordinare l’immediato ripristino dello stato dei luoghi a spese degli occupanti e la chiusura dell’esercizio fino all’adempimento dell’ordine e del pagamento delle spese, e comunque per un periodo non inferiore a cinque giorni. In ogni caso è scattata la segnalazione alla Guardia di Finanza in quanto l’occupazione abusiva era praticata al fine di scopi commerciali e tale illecito prevede la chiusura condizionata dell’esercizio”.
DA “IL RESTO DEL CARLINO” – Articolo di Vincenzo D’Altri – 09/08 – AUTOVELOX – 5 GIORNI DI CONTROLLI – GAMBETTOLE (Romagna) – Cinque giorni di controlli autovelox sono troppi: protestano gli automobilisti che si sentono vessati e fortemente critico nei confronti della amministrazione comunale è il gruppo di opposizione di centrodestra. “Gambettola ha bisogno di un corpo di Polizia Locale presente, visibile e vicino ai cittadini, non solo di strumenti elettronici per fare cassa”. In questi giorni in paese si è parlato molto della Polizia Locale per il fatto che dalla notte di domenica e fino a giovedì gli agenti coordinati dal comandante Maurizio Marchi hanno messo in atto sulle strade comunali ripetuti controlli, sia di giorno che di notte, con l’uso dell’autovelox. “Il nostro è il paese degli autovelox, così siamo conosciuti in giro per la Romagna. Anziché investire in pattuglie, infatti quando chiami non ce ne mai una disponibile, buttiamo soldi in bidoni arancioni: andiamo sempre peggio. Giovedì a Bulgaria nel primo pomeriggio c’erano i ladri in azione. Quando dico che la sicurezza passa per la presenza di agenti sul territorio e non dai bidoni arancioni, intendo questo”. L’opposizione critica il sindaco Battistini anche per il fatto che la Polizia Locale si trova in forte carenza di personale: “Chiederemo al prossimo consiglio che l’amministrazione chiarisca quali azioni concrete intende adottare per rafforzare l’organico della Polizia Locale e per quale motivo il personale non è armato; che venga ristabilito un equilibrio tra le attività di controllo della velocità e quelle di presidio e prevenzione sul territorio, specie nelle ore serali e notturne; che si dia priorità alla sicurezza reale dei cittadini, non solo a quella percepita tramite l’uso degli autovelox”.
DA “BARITALIA-NEWS” – Articolo di Francesco P. Antonicelli – 09/08 – SONDAGGI POLITICI AGOSTO 2025 – Il governo guidato da Giorgia Meloni ha superato i 1000 giorni e i dati confermano una solida tenuta elettorale. Secondo l’ultima rilevazione Dire-Tecnè, realizzata tra il 16 e il 17 luglio, Fratelli d’Italia continua a essere il primo partito italiano con il 30,2% dei consensi. Un dato che certifica la leadership della premier anche nel gradimento personale, dove si mantiene in testa con il 46,2%, in lieve aumento dello 0,1% rispetto alla settimana precedente. Il Partito Democratico resta la seconda forza politica del Paese con il 21,5%, pur segnando un calo dello 0,1% rispetto a un mese fa. Anche la segretaria Elly Schlein registra una lieve flessione, fermandosi al 29,7% di valutazioni positive. Chi invece cresce è il Movimento 5 Stelle, che si attesta al 12,1%, in aumento dello 0,5%. Sale anche il consenso personale per Giuseppe Conte, ora al 30,8%, superando di fatto Schlein e posizionandosi come secondo leader più apprezzato dopo Meloni. Nel centrodestra, Forza Italia mantiene la propria posizione con una crescita stabile. Il leader Antonio Tajani resta su valori invariati, consolidando la sua posizione. In flessione invece la Lega, mentre Matteo Salvini cala dello 0,1%, fermandosi al 26,9% tra i leader. Cresce in modo marcato Carlo Calenda, che raggiunge il 19,9% di consensi, segnando uno degli incrementi più rilevanti del mese. Tra i leader delle forze minori, Angelo Bonelli di Europa Verde arriva al 16%, seguito da Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana, con il 15,8%, in crescita dello 0,1%. Più indietro Riccardo Magi di +Europa, al 15,4%, in calo, e Matteo Renzi di Italia Viva, che scende al 13,5%, con una flessione mensile dello 0,2%.
A cura di Pier Luigi Cignoli editorialista – Foto ImagoEconomica