Più i proverbi sono storici più sono attuali come “La lingua batte dove il dente duole”.

Come evidenziato da “HUFFPOST-ITALY” riscontriamo che i vecchi proverbi non passano di moda e riemergono prepotentemente all’attenzione.
Per questo è stato richiamato in merito a fatti legati alla cosiddetta “via giudiziaria al potere” che storicamente caratterizza il pianeta della sinistra politica, culturale ed ideologica italiana. Non a caso la SINISTRA, nel costante tentativo di garantirsi il potere e possibilmente di riprendere la gestione governativa spinge al massimo il suo profilo populista, giustizialista e radical/ massimalista come fa oggi.

Per cui, al di là delle vicende giudiziarie di questi ultimi tempi, è fortemente chiara che questa deriva – visibilmente anti democratica e anche anti costituzionale – è tornata quale arma vincente nei desideri, nei progetti e negli auspici del multiforme pianeta della sinistra del nostro paese.

Basta infatti ascoltare le dichiarazioni quotidiane dei vari leader della sinistra per rendersi conto che l’accanimento giudiziario contro il nemico politico – la destra fascista – è il metodo più rapido per abbattere e distruggere CHI si contrappone e ostacola il suo raggiungimento del potere.

Una scelta molto pericolosa e inquietante per chi pretende con tali regole vergognose di rafforzare la qualità della nostra democrazia da un lato e la credibilità delle istituzioni democratiche dall’altro e i sinistroidi hanno la faccia tosta di chiamarla “democrazia dell’alternanza” mancando costantemente sia il rispetto dell’avversario sia la negazione dell’odio nella vita politica che la centralità dei programmi. Ma questi “soloni del potere immaginario nell’affannosa ricerca del potere e dei suoi privilegi sostengono la vergognosa teoria del “tanto peggio tanto meglio”. Tentano così di “demolire” la frangia politica avversaria non attraverso il mero gioco democratico – con il voto – ma ricorrendo a tutti mezzi leciti e illeciti finalizzati ad abbattere l’odiato nemico. Ed è qui che entra in gioco la “via giudiziaria al potere”. Una prassi nota e conosciuta nella politica italiana che parte da lontano, legata al vecchio Pci nella sua criminosa battaglia politica contro il nemico di allora, la Democrazia Cristiana.

Una tecnica che si è affinata con “MANI PULITE” e consolidata con l’irruzione delle forze populiste e quasi statutariamente giustizialiste, al punto che oggi la “via giudiziaria al potere” è diventata manifestazione determinante dell’azione politica senza neanche più nascondere l’obiettivo.

Per questo motivo necessita che le forze autenticamente e costituzionalmente democratiche si UNISCANO al fine che tale deriva non abbia di nuovo e definitivamente il sopravvento. Se mai si devesse arrivare a questo il nostro impianto democratico e costituzionale andrebbe irreversibilmente in crisi aprendo le porte al “totalitarismo rosso” privandoci di vivere in un contesto democratico e liberale.

La “via giudiziaria al potere” rappresenta pertanto la NEGAZIONE DELLA LIBERTA’ E DELLA DEMOCRAZIA”.

A cura di Pier Luigi Cignoli editorialista – Foto Repertorio

Editorialista Pier Luigi Cignoli

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