“L’universo è il libro della verità”.
Viviamo immersi in un universo che non è muto, né cieco, né vuoto. È un immenso libro vivente, scritto in una lingua che non tutti sanno leggere: il linguaggio del silenzio, della bellezza, dell’armonia, del mistero.Solo chi ha occhi attenti e aperti può scorgerlo. Solo chi ha l’anima desto, il cuore semplice, lo spirito libero da pregiudizi e rumori interiori può intravedere la verità nascosta tra le pieghe dell’apparente caos.L’universo parla.Parla attraverso la danza delle galassie e il battito di un’ala di farfalla.Parla attraverso il fiume che scorre, l’albero che cresce, il vento che soffia, il bambino che nasce.Parla attraverso l’amore che unisce, la bellezza che sorprende, la morte che interroga.Ma solo occhi davvero aperti – non solo fisicamente, ma spiritualmente – riescono a cogliere i segni. Chi guarda la vita con attenzione scopre che ogni evento, ogni incontro, ogni istante, può essere una pagina di questo libro cosmico. Non ci sono momenti insignificanti, non ci sono giorni vuoti: tutto è scritto con inchiostro invisibile per chi ha fretta, ma chiarissimo per chi sa fermarsi e contemplare. Gli antichi sapienti dicevano che l’universo è uno specchio: riflette ciò che siamo, ma anche ciò che potremmo diventare.
E in ogni riflesso, se siamo presenti a noi stessi, possiamo scorgere un barlume della verità ultima: che tutto è connesso, che nulla è per caso, che l’Amore è la legge più profonda, e che la vita – anche nella sua durezza – è una scuola dell’anima. Molti passano accanto a questo libro senza vederlo. Corrono, parlano, cercano, ma non ascoltano. La verità non si impone, non urla: si svela a chi sa tacere, aspettare, vedere. A chi sa abbassare lo sguardo, accogliere la meraviglia, inchinarsi davanti a un filo d’erba come davanti a un tempio. Il vero saggio non è colui che possiede molte risposte, ma colui che ha imparato a leggere tra le righe del creato. Che sa stupirsi di fronte a un tramonto come se fosse la prima volta.Che ascolta il silenzio della notte come se fosse una rivelazione.
Che vive ogni giornata come una pagina da scrivere insieme all’Invisibile.Immaginiamo di essere seduti in mezzo a un prato, sotto il cielo stellato.Ogni stella è una parola. Ogni alito di vento, una voce. Ogni battito del nostro cuore, un sì alla vita.Lasciamo che l’universo ti parli.Non con frasi, ma con presenze.
Non con spiegazioni, ma con intuizioni.Restiamo in ascolto.Il libro è aperto. La verità non è lontana: è già qui, davanti a te.Basta imparare a vedere.
L’UNIVERSO È VERITÀ.
PARTE I
“Solo occhi attenti e aperti scoprono che l’universo è il libro della verità”.
Il cuore come lente dell’invisibile: C’è un luogo dove il linguaggio dell’universo diventa chiaro: il cuore umano.Non il cuore dei desideri passeggeri, ma quello più profondo, silenzioso, che sa ascoltare la vita come fosse una melodia sacra. Chi guarda con occhi attenti e cuore aperto si accorge che l’universo non è fuori da noi, ma anche dentro di noi. Ogni essere umano è un frammento di quella verità che l’universo narra.Siamo fatti della stessa polvere delle stelle, dello stesso mistero dell’amore, dello stesso respiro del tempo. Ma serve coraggio per leggere questo libro. Perché la verità dell’universo non sempre consola: a volte interroga, scuote, spoglia. Ci obbliga a rivedere le nostre convinzioni, a lasciare andare le illusioni, a restare nudi davanti all’essenziale. Eppure, proprio lì, in quella nudità, in quella vulnerabilità, fiorisce una luce che non è di questo mondo.
L’universo è una scuola dell’anima:Ogni ostacolo che ci appare assurdo, ogni dolore che ci sembra cieco, ogni gioia che ci solleva…tutto è una lettera, un simbolo, un paragrafo.Non esistono pagine da strappare nel libro della vita: tutto è scritto per la nostra crescita.I popoli antichi osservavano il cielo per trarne saggezza, camminavano nei deserti per ritrovare il senso,vivevano in armonia con la terra perché sapevano che tutto – ma proprio tutto – parla di noi e a noi.L’universo ci chiama a un cammino di consapevolezza:– Guardare le cose non per come appaiono, ma per ciò che significano.– Vedere l’altro non come un estraneo, ma come una riga del libro che ci appartiene.– Riconoscere in ogni stagione della vita una parola dell’eterno. Diventare lettori del mistero: Chi riesce a guardare così, non invecchia mai davvero. Perché ogni giorno è una scoperta.Perché anche nelle crepe del tempo, nei silenzi dell’anima, si cela una nuova rivelazione. Chi legge il libro dell’universo con occhi spalancati non giudica, non impone, non possiede. Cammina, ascolta, ringrazia.
E sa che la verità non si conclude: si apre come un orizzonte che chiama, come un mare da attraversare, come una luce che continua oltre le stelle.Lasciamo che il nostro sguardo si posi su una cosa semplice: una foglia, un volto amato, una stella nella notte.Fermiamoci! Non cerchiamo di capire. Lasciamo solo che parli.Sussurra dentro di noi: “Mostrami, universo, la verità che custodisci. Non voglio dominarti. Voglio imparare. Voglio ascoltare.” E allora, nel silenzio… una parola emergerà. Forse sarà “Amore”, forse “Unità”, forse “Presenza”. Sarà ciò di cui abbiamo bisogno.Sarà la nostra pagina, oggi, in questo infinito libro vivente.
A cura di Paolo Gabellini – Foto Imagoeconomica