La pupilla di una “certa sinistra” l’europarlamentare Ilaria Salis, non perde l’occasione di dare lustro alla sua immagine e così, vista la materia di grande attualità – il dissenso – si prodiga a spiegarlo ovunque, compresa l’Università La Sapienza di Roma, approfittando dell’evento dei giorni scorsi “A pieno regime – No ddl sicurezza”, forse auspicando, con il suo dire, di assumere il ruolo di “leader politica e attivista per i diritti civili”.
Ovviamente è contraria al ddl proposto dal centro-destra, soprattutto per l’influenza della Premier Giorgia Meloni, e dichiara: “Bisogna difendere il diritto al dissenso. Si tratta di un tentativo di limitare la libertà di espressione e il diritto a manifestare”.
La sua frase è stata ampiamente sostenuta da Ilaria Cucchi, presente a tale evento, che ha ribadito: “Questo governo vuole soffocare il diritto di manifestare le proprie opinioni, quando le opinioni sono scomode”.
Molti dei presenti hanno accolto con un plauso le loro parole definendo il ddl una norma “liberticida” e hanno avvallato il fatto che il Ministro Raffaele Fitto rappresenta una grave minaccia se confermato quale Vice presidente nella Commissione europea che verrebbe svilita in quanto esponente della destra.
La Salis, non ancora pienamente soddisfatta del suo dire, sui social ha sottolineato: “Il vero minimo sindacale è avere un Commissario che non appartenga alla destra incompetente, razzista, asservita alle élites economiche. Ogni volta che il concetto di interesse nazionale viene usato come ricatto morale, dietro l’angolo c’è sempre una truffa a scapito della gente comune”.
Per concludere, come sempre, si definisce “portavoce delle istanze dei movimenti sociali e delle classi popolari”.

A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto ImagoEconomica