Fine della scuola: tra esami, sogni e meritate vacanze.
Giugno è arrivato, e con lui l’aria frizzante delle ultime campanelle che suonano nelle scuole. Le aule si svuotano, i quaderni si chiudono, i registri si archiviano. È tempo di bilanci, ma anche di attese. Per molti studenti è la fine di un anno scolastico faticoso ma pieno di crescita; per altri, quelli più grandi, è il momento decisivo degli esami. L’ansia si mescola alla speranza, la tensione si alterna all’entusiasmo. Chi affronta la maturità o l’esame di terza media sa che questi giorni resteranno impressi nella memoria per sempre, come un rito di passaggio verso qualcosa di nuovo. Poi, finalmente, arriverà il tempo delle vacanze. Meritato, atteso, sognato. I più fortunati partiranno quasi subito: qualcuno andrà al mare, inseguendo la libertà delle onde e il calore del sole; altri sceglieranno la montagna, cercando silenzi, boschi, sentieri e aria fresca. Alcuni resteranno in città, tra centri estivi, passeggiate serali e gelati con gli amici.
Ma per tutti, in un modo o nell’altro, sarà tempo di staccare la mente e rigenerarsi. Dietro ogni zaino riposto in un angolo, ogni diario chiuso, ogni banco lasciato vuoto, c’è una storia vissuta, un piccolo passo in avanti, un’esperienza che ha lasciato un segno. La scuola, con le sue fatiche e le sue scoperte, ha ancora una volta fatto il suo lavoro: ha aiutato i giovani a crescere, a capire un po’ di più sé stessi e il mondo che li circonda. Ora, il tempo si apre davanti a loro come una distesa luminosa. È il tempo del riposo, della scoperta, delle emozioni leggere. Ma anche, per chi lo vorrà, il tempo di nuove letture, di riflessioni, di sogni che iniziano a prendere forma.
A cura di Paolo Gabellini – Foto Imagoeconomica