Ieri, 18 maggio, la città di Treviso si è preparata ad accogliere un evento molto atteso dagli appassionati di corsa e non solo, la tappa della Dee-Jay Ten, organizzata da Radio Dee-Jay, in collaborazione con il Comune di Treviso.
La terza di quattro tappe nel 2025, dopo quelle di Torino e di Bari, mentre la finale sarà ospitata da Milano il 12 ottobre.
La manifestazione ha creato momenti di sport, musica ma soprattutto di aggregazione, che ha permesso di coinvolgere partecipanti di tutte le età e livelli di allenamento.
La Dee-Jay Ten ha contato oltre 15mila iscritti, circa 3mila in più rispetto all’anno scorso. La festa è iniziata al mattino, verso le 8 al Dee-jay Village, allestito al parcheggio dell’ex Pattinodromo, accompagnata da musica e riscaldamento dei partecipanti per arrivare alla partenza verso le 9.30 circa.
I percorsi hanno coinvolto gli iscritti in due tragitti, uno di 10 e l’altro di 5 chilometri, colorando la città di maglie arancioni e verde salvia.
Il primo percorso era destinato a runners più preparati atleticamente mentre il secondo era accessibile a tutti, coinvolgendo anche famiglie con bambini e cani.
Già nella giornata di sabato le iscrizioni erano giunte al sold-out, l’apertura della manifestazione non competitiva ha visto presenziare all’evento il primo cittadino del Comune di Treviso, Mario Conte e Dj Linus.
I partecipanti sono stati rallegrati dalla presenza di ospiti quali: Matteo Curti, Giorgio e Furio del Trio Medusa, Vic, Danilo da Fiumicino, Umberto e Damiano.
I percorsi hanno costeggiato le cinquecentesche mura di Treviso, attraversando la storica Porta San Tommaso fino ad arrivare in Piazza dei Signori, passando per Piazza Duomo.
L’evento, ben organizzato, si è svolto senza intoppi e senza problemi fisici da parte dei partecipanti.
La Dee-Jay Ten ha rappresentato un’occasione unica per vivere Treviso sotto una nuova luce, valorizzando le bellezze della città attraverso lo sport e l’intrattenimento.
La grande affluenza di iscritti ha reso l’evento una giornata di festa, di energia positiva e di comunità.
A cura di Barbara Comelato editorialista – Foto Redazione