Nel 2021, il Vaticano, durante il pontificato di Papa Francesco emanò il decreto “Traditionis Custodes” con il quale l’uso della Messa in latino venne limitato in tutto il Mondo. Precisamente, il decreto sanciva che la Messa in latino non doveva essere celebrata in maniera regolare nelle Parrocchie, ma in luoghi specifichi ed autorizzati dal Vescovo locale. Una decisione presa da Bergoglio che aveva suscitato stupore nelle comunità cattoliche rimaste legate all’antico rito.
Ma, Papa Leone XIV, inverte la rotta. Infatti, il 28 maggio scorso, il Dicastero per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, ha emanato un decreto con il quale concede, alla Parrocchia di St. Margaret in Texas, di continuare a celebrare la messa in latino per due anni. La Parrocchia di St. Margaret con il suo Vescovo Mons. Micheal Sis aveva presentato, il 6 febbraio scorso, una petizione al Vaticano con la quale si chiedeva (Papa Francesco era ancora vivente) un’ esenzione dalla “Traditionis Custodes”, appunto. E, la ragione, della petizione risiedeva nel fatto che la messa in latino aveva avvicinato molti fedeli e vi erano state, anche, diverse conversioni.
Naturalmente, la notizia è stata accolta con gioia, e pubblicata sui social, da Padre Ryan Rojo (responsabile delle vocazioni della diocesi) e dal parroco di St. Margaret, Freddly Perez il quale ha detto che l’annuncio da portato “molto sollievo nei parrocchiani”. La chiesa texana risulta essere, ora, la prima al mondo ad essere stata autorizzata, da Papa Prevost, a prorogare il rito latino per altri due anni. Intanto, il mondo cattolico, quello più legato alle tradizioni, spera in un superamento di “Traditionis Custodes”.
A cura di Francesca Brugnettini editorialista – Foto ImagoEconomica