Le aziende farmaceutiche mondiali hanno dato il via alla corsa per sconfiggere il virus Zika.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità, infatti, ha dichiarato in via ufficiale lo stato di “emergenza di salute pubblica internazionale”. Nel frattempo, in Texas, si è registrato il caso di un paziente contagiato dal virus dopo aver avuto un rapporto sessuale con una persona infetta che tornava dal Venezuela, uno dei Paesi più colpiti dall’epidemia.

Secondo le autorità sanitarie della contea di Dallas, questa potrebbe essere la prima volta che si riesce ad appurare con certezza che il virus Zika può essere trasmesso sessualmente, e non solo attraverso la puntura di una zanzara.

Intanto oggi è partito un appello da parte dell’Unicef finalizzato alla raccolta di 9 milioni di dollari per programmi destinati a limitare la diffusione del virus Zika e mitigare il suo impatto sui neonati e le loro famiglie in tutta la regione dell’America Latina e dei Caraibi. L’obiettivo è quello anche di spingere la ricerca per accertare il legame fra il virus e la malformazione al cervello che colpisce i feti.

“Anche se non c’è ancora alcuna prova conclusiva su un nesso di causalità tra la microcefalia e il virus Zika, vi è abbastanza preoccupazione per giustificare un’azione immediata”, ha affermato Heather Papowitz, senior advisor dell’Unicef per le emergenze di salute.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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