Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha ribadito oggi di non essere coinvolto nell’esplosione del gasdotto Nord Stream e di non credere che altri funzionari ucraini abbiano avuto un ruolo, come ha scritto ieri il “Washington Post” citando un report di una intelligence europea. “Non ho fatto niente del genere, non lo farei mai”, ha detto il presidente ucraino in un’intervista trasmessa dai media tedeschi Welt-TV e Bild che gli hanno chiesto del mistero che circonda l’esplosione del gasdotto. “Non credo che i nostri militari e i nostri servizi di intelligence abbiano fatto nulla del genere, altrimenti vorrei vedere le prove, non sappiamo niente di tutto questo, al cento per cento”, ha aggiunto.

Secondo un articolo del Washington Post pubblicato ieri, un’agenzia di intelligence di un paese europeo aveva avvertito la CIA nel giugno 2022 che le forze speciali ucraine stavano progettando di far saltare in aria il gasdotto Nord Stream. Il quotidiano cita informazioni tratte da numerosi documenti riservati pubblicati online dal giovane soldato americano Jack Teixeira arrestato a metà aprile. Il gasdotto Nord Stream che trasportava gas naturale dalla Russia alla Germania è stato sabotato da esplosioni sottomarine il 26 settembre e reso inoperativo, privando Mosca di miliardi di dollari di entrate e interrompendo la rotta del gas russo verso l’Europa.

A cura di Stefano Severini – Foto ImagoEconomica 

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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