Yahya Sinwar, è nato a Khan Yunis il 29 ottobre 1962.
E’ identificato come politico e terrorista palestinese ed è a capo di Hamas, nella striscia di Gaza dal 2017. Inoltre è uno dei fondatori dell’ala militare di Hamas, sostituendo Ismail Haniyeh quando divenne capo dell’ufficio politico.
Nel settembre 2015 è stato designato terrorista dagli USA.
Anche Hamas e le Brigate Izz ad-in al-Qassam sono state designate organizzazioni terroristiche dagli USA, dalla UE e da altri Stati occidentali.
Sinwar stesso è stato aggiunto alla lista dei terroristi redatta dal Consiglio della UE il 16 gennaio 2024.
A seguito dell’uccisione, il 31 luglio 2024, di Ismail Haniyeh, il 6 agosto 2024 è stato nominato capo politico di Hamas, venendo preferito a Khaled Mesh’al.
Avendo orchestrato il rapimento e l’uccisione di due soldati israeliani e quattro palestinesi che considerava collaboratori nel 1989, è stato condannato a quattro ergastoli da Israele, di cui ha scontato 22 anni fino al suo rilascio nell’ottobre del 2011, insieme ad altri 1.026, in uno scambio avvenuto per liberare Gilad Shalit, un soldato israeliano rapito nel 2006. Nel 2017, è stato eletto leader di Hamas e l’anno successivo ha affermato di perseguire una “resistenza pacifica e popolare”, posizione che è stata in seguito abbandonata. È stato rieletto leader di Hamas nel 2021 e quell’anno è stato oggetto di un tentativo di omicidio da parte di Israele.
È stato l’ideatore dell’attacco di Hamas contro Israele del 7 ottobre 2023 e rappresenta “l’uomo” più duro e violento del gruppo terroristico.
Ieri 6 agosto 2024
Yahya Sinwar succede ad Ismail Haniyeh, ucciso una settimana fa a Teheran, come nuovo capo dell’ufficio politico di Hamas.
La dichiarazione del portavoce palestinese: “Il movimento di resistenza islamica Hamas annuncia la nomina del leader Yahya Sinwar a capo dell’ufficio politico del movimento. Un forte messaggio di resistenza inviato a Israele a dieci mesi dall’inizio della guerra a Gaza. Un messaggio forte all’occupante che Hamas sta continuando sulla via della resistenza“.
Una decisione sicuramente inattesa e che avvalla il fatto che chi comanda ad Hamas è solo lui, e ora ha il “potere” ha per decidere indisturbato le azioni militari contro Israele e i colloqui sia per la tregua che per il rilascio degli ostaggi.
A cura di Pier Luigi Cignoli. – Foto ImagoEconomica