Ormai sembra essere diventata una prassi: per l’ennesima volta, degli hacker hanno violato la sicurezza degli utenti di Yahoo! La domanda che sorge spontanea è se l’azienda guidata da Marissa Mayer sia rimasta davvero così indietro rispetto a rivali come Google e Facebook.

Dopo che il gruppo tecnologico aveva annunciato, lo scorso settembre, che c’era stata un’intrusione risalente alla fine del 2014, proprio ieri Yahoo! ha rivelato che un’altra intrusione illecita si era verificata nell’agosto 2013. Nel primo caso, gli utenti colpiti erano stati oltre 500 milioni; nel secondo, oltre un miliardo.

L’azienda ha dichiarato di non avere dubbi in merito al fatto che “l’incidente” rivelato ieri sia “distinto” da quello svelato il 22 settembre scorso.

Come al solito, la refurtiva si basa su nomi, indirizzi di posta elettronica, numeri di telefono, date di nascita e password “hashed”.

Fortunatamente, pare che i dati associati a carte di credito e a informazioni legate a un conto corrente bancario siano rimaste al sicuro perché questo tipo di dati è salvato in un sistema che l’azienda non crede sia stato penetrato dai pirati informatici. Il solito invito che ha rivolto Yahoo a tutti i suoi utenti è quello di modificare le proprie password e notare se negli account ci siano state attività sospette.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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