Martedì 4 febbraio i primi pazienti sono stati ricoverati nell’ospedale Huoshenshan a Wuhan. La struttura da 1.000 posti letto è stata realizzata in 10 giorni per affrontare l’emergenza dell’epidemia del nuovo virus che sta causando allarme globale.
Negli ultimi due giorni secondo quanto riporta la CCTV, la tv di Stato cinese, sono stati eseguiti test sulle acque reflue e dulle apparecchiature elettriche, di ventilazione e sul sistema di approvvigionamento di ossigeno del nuovo ospedale.

Il centro medico Huoshenshan e un secondo impianto da 1.500 posti letto, che aprirà questa settimana, sono stati costruiti da squadre di operai che hanno lavorato giorno e notte a Wuhan, l’epicentro dell’epidemia in cui, i primi di dicembre è stata diagnosticata per la prima volta l’infezione da Coronavirus.

Una diagnosi tenuta nascosta dalle autorità cinesi per diverse settimane prima che il contagio esplodesse in tutta la sua virulenza. A circa 50 milioni di persone è vietato lasciare Wuhan e le città circostanti. La tv di Stato cinese ha annunciato che la struttura militare del Partito Comunista, l’Esercito popolare di liberazione ha inviato 1.400 medici, infermieri e altro personale per avviare le operazioni dell’ospedale di Wuhan.

Contemporaneamente anche palestre, centri espositivi e alberghi situati in diversi quartieri di Wuhan vengono convertiti in ospedali temporanei per tenere in quarantena i pazienti sotto i 65 anni con sintomi lievi. L’International Exhibition Centre è stato convertito in ospedale di emergenza con una capienza di 1800 posti letto.

Le fonti di queste immagini sono: la Xinhua, l’agenzia di stampa ufficiale del governo cinese e Chianaopix via AP.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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