Il virus West Nile fa un’altra vittima. Si tratta di una donna di 54 anni morta all’ospedale di Lodi per una forma neuroinvasiva della malattia.

Secondo quanto si è appreso, i primi sintomi erano cominciati circa un mese fa e, inizialmente, la donna si era rivolta al medico di famiglia.

Poi l’aggravamento del quadro clinico e il ricovero in ospedale, dove la donna è rimasta diversi giorni. Purtroppo il virus trasmesso dalla zanzara culex ha avuto il sopravvento e, nonostante l’assistenza prestata dal personale sanitario, la 54enne si è arresa

Come noto la Febbre West Nile nella maggioranza dei casi, non provoca alcun sintomo. In alcuni casi però può provocare febbre e dolori articolari. In casi rari la Febbre del Nilo si manifesta con una forma neuroinvasiva grave che può portare anche al decesso del paziente.

In arrivo una App per tracciare le zanzare
Quest’estate, in Italia è stato registrato un forte aumento di casi del virus di West Nile rispetto agli anni precedenti.

Un aiuto concreto per riconoscere gli insetti portatori di questa e di altre malattie infettive arriva da Mosquito Alert, l’App con cui i cittadini aiutano i ricercatori a tracciare le specie di zanzara presenti sul territorio.

Si tratta di un progetto di scienza partecipata (Citizen Science), coordinato dal Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive dell’Università La Sapienza, a cui partecipano l’Istituto Superiore di Sanità, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, il Museo delle Scienze (MUSE) di Trento e l’Università di Bologna. Il progetto coinvolge i cittadini nel monitoraggio delle zanzare.

Basta avere uno smartphone, scaricare l’App gratuita Mosquito Alert e inviare ai ricercatori foto di zanzare e di possibili siti riproduttivi dell’insetto, come i tombini, ma anche segnalazioni delle punture ricevute, nonché interi esemplari dell’insetto.

Il tracciamento sarà indirizzato a tutte le specie di zanzara: sia quelle che hanno ampliato la loro distribuzione a seguito di fenomeni quali cambiamento climatico, globalizzazione e aumento degli spostamenti internazionali (specie invasive), sia quelle già presenti in origine sul territorio (specie autoctone), come la cosiddetta “zanzara comune” o “zanzara notturna” (Culex pipiens), responsabile della trasmissione del virus West Nile in Italia.

A cura di Elena Giulianelli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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