WANDA FERRO, SOTTOSEGRETARIO DI STATO AL MINISTERO DELL’INTERNO
Wanda Ferro è nata a Catanzaro il 24 marzo 1968.
E’ una politica, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’interno dal 2 novembre 2022, Presidente della provincia di Catanzaro dal 28 aprile 2008 al 12 ottobre 2014 e Deputata per Fratelli d’Italia dal 2018.
Biografia:
Dopo essersi diplomata al Liceo linguistico, si è laureata in “lettere moderne” all’Università della Calabria.
Esponente del Movimento Sociale Italiano (MSI), nel 1995 aderisce alla “svolta di Fiuggi” di Gianfranco Fini e alla fondazione di Alleanza Nazionale.
Alle elezioni amministrative del 1997 viene eletta consigliere comunale di Catanzaro nelle liste di Alleanza Nazionale a sostegno del candidato sindaco di centrodestra Sergio Abramo, venendo poi rieletta alla successiva tornata elettorale del 2001 e diventando anche Assessore alla cultura nella giunta comunale presieduta da Abramo fino al 2006, quando viene eletta per la terza volta in Consiglio.
Nel frattempo alle elezioni provinciali del 2004 viene eletta consigliere della Provincia di Catanzaro nelle liste di AN nel collegio Catanzaro IV, ottenendo il 21,25%, a sostegno del candidato presidente di centrodestra Michele Traversa.
Alle elezioni politiche del 2006 si candida alla Camera dei Deputati per la circoscrizione Calabria nelle liste di AN, ma non viene eletta.
Al ballottaggio del 27-28 aprile viene eletta Presidente, raccogliendo il 60,05% dei voti contro il 39,95% di Amato, ed è la prima donna a essere eletta Presidente della provincia di Catanzaro, nonché presidente di una provincia della Calabria.
Dal 2008 è Presidente della Sezione regionale dell’Unione delle Province Calabresi (UPI).
È stata coordinatrice provinciale di Alleanza Nazionale fino al 2009, quando il partito è confluito nel Popolo della Libertà, del quale nel 2012 è stata nominata coordinatrice della provincia di Catanzaro.
Nel 2012 è stata nominata Vicepresidente del Parco Nazionale della Sila.
Il 16 novembre 2013, con la sospensione delle attività del Popolo delle Libertà, aderisce alla ricostituita Forza Italia di Silvio Berlusconi.
Nel 2014 viene candidata presidente alle elezioni regionali in Calabria, venendo appoggiata dalla coalizione di centro-destra composta da Forza Italia, Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale e dalla lista civica “Casa delle Libertà”. Tuttavia, il 23 novembre perde la competizione, ottenendo il 23,59% dei voti contro il 61,41% dell’ex presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio.
Nel 2017 entra a far parte del Consiglio Regionale della Calabria per effetto di una sentenza della Consulta che le riconosce il seggio quale seconda classificata tra i candidati alla presidenza, subentrando a Giuseppe Mangialavori.
Agli inizi di dicembre 2017 lascia Forza Italia e aderisce a Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, partecipando al congresso nazionale del partito a Trieste e divenendo successivamente commissaria regionale del partito.
Alle elezioni politiche del 2018 viene candidata alla Camera nel Collegio uninominale Calabria – 06 Vibo Valentia per la coalizione di centro destra (in quota Fratelli d’Italia) e viene eletta deputata con il 35,82% dei voti contro la candidata del M5S Dalila Nesci (32,66%) e lo sfidante del centro sinistra, in quota PD. Bruno Censore (25,12%). Per questo motivo, il 7 giugno si dimette dalla carica di consigliere regionale della Regione Calabria , lasciando il posto al neo senatore Giuseppe Mangialavori, che comunque lascerà il consiglio regionale pochi giorni più tardi, optando per Palazzo Madama.
Alle elezioni amm.ve del 2022 si candida a Sindaco di Catanzaro, venendo sostenuta dal suo partito Al primo turno del 12 giugno ottiene il 9,16% dei voti, arrivando quarta e non accedendo al ballottaggio ma venendo eletta Consigliera comunale nel capoluogo calabrese.
Alle elezioni politiche del 2022 viene ricandidata alla Camera sia nel Collegio uninominale Calabria – 03 Catanzaro, sostenuta dalla coalizione centro destra, che nelle file di Fratelli d’Italia come capolista nel Collegio plurinominale Calabria – 01 e in seconda posizione nel Collegio plurinominale  Sicilia 2 -03  dove viene rieletta deputata nell’uninominale con il 39,15% (pari a 53 799 voti), davanti a Elisa Scutellà del M5S (28,49%) e a Giuseppina Iemma del centro sinistra (20,48%).
Con la vittoria del centro-destra alle politiche del 2022 e la seguente nascita del Governo presieduto da Giorgia Meloni, il 31 ottobre 2022 viene indicata dal Consiglio dei Ministri come Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno entrando in carica dal 2 novembre e affiancando il Ministro Matteo Piantedosi.
Veniamo ad oggi 30 agosto 2024
 
Wanda Ferro, è stata intervistata – così come riportato da “IL GIORNALE” articolo di Hoara Borselli (da cui ho ripreso l’intera intervista in quanto di particolare rilievo sociale e politico) – in merito ai migranti e al nuovo centro di Porto Empedocle
L’intervista
Il governo ha aperto un nuovo centro di trattenimento per gli immigrati a Porto Empedocle, ma la magistratura continua a remare contro. I primi sei casi esaminati hanno portato a una sola convalida del decreto di espulsione e cinque «liberi tutti». Erano tunisini, venivano da un paese sicuro. Secondo lei perché la magistratura si oppone in modo così compatto alla politica del governo?
“Non parlerei di magistratura in generale, ma delle decisioni di singoli magistrati, spesso politicizzati, che anziché applicare le norme approvate dal legislatore tentano di imporre una visione ideologica. D’altro canto, la vicenda che ha riguardato il giudice Apostolico la dice lunga su quanto alcune decisioni siano espressione di una visione militante perfettamente coincidente con quella dei partiti di sinistra, che continuano a sostenere in maniera irresponsabile un’immigrazione incontrollata e senza regole”.
Singoli magistrati?
Sì. Che evidentemente si sentono investiti di una missione ideologica sul tema migratorio”.
Dicono che c’è un quadro europeo che va rispettato.
I grandi Paesi europei governati dalla sinistra, come la Germania di Scholz e il Regno Unito di Starmer, seguendo la linea del governo italiano stanno varando provvedimenti restrittivi contro l’immigrazione illegale. Proprio oggi un’icona europea della sinistra italiana, il premier spagnolo Pedro Sanchez, ha ribadito la necessità di promuovere la migrazione regolare, sicura e ordinata e combattere quella irregolare e chi ne fa un business, come le mafie”.
Oltre alla magistratura, si oppone anche la Chiesa. I vescovi addirittura hanno attrezzato una loro nave per i soccorsi in mare. È normale una cosa del genere?
Ciò che mi lascia perplessa è che sostenendo la politica delle porte aperte a tutti si va contro l’accoglienza. L’immigrazione irregolare da un lato è pericolosa per le nostre comunità – soprattutto quelle che vivono nelle periferie urbane – dall’altro lato non consente ai migranti di costruirsi quel destino migliore che cercano attraversando il Mediterraneo”.
Porti aperti, dice la Chiesa.
“Facciamo arrivare migliaia di migranti sulla banchina di un porto, e poi? Chi si preoccupa del destino di queste persone? Quale lavoro le aspetta? L’immigrazione rappresenta una fattore positivo per il migrante e per noi solo se è a un livello sostenibile”.
Il Papa è stato durissimo contro i respingimenti. Arriveremo a una contrapposizione tra governo e Chiesa?
Il Papa dice anche che le rotte migratorie sono spesso segnate da attraversamenti di mari e deserti, che per molte, troppe persone risultano mortali’. Impedire le partenze sulle carrette del mare è questo l’unico modo per evitare quelle tragedie. Infatti, quando calano le partenze crollano i naufragi. Su questo basta vedere i dati di Frontex”.
Il governo sta facendo cose concrete per contrastare l’immigrazione irregolare?
Sì. I risultati ci danno ragione: l’Italia nei primi sei mesi del 2024 è stata interessata dal calo più forte del flusso migratorio in Europa, con una riduzione degli sbarchi del 63 per cento”.
È vero che le Ong costituiscono un pull factor che spinge tutti i migranti verso l’Italia?
“Chiunque si trovi in pericolo in mare deve essere salvato. E questa non è una funzione appaltata alle Ong, ma viene svolta ogni giorno dalle unità militari della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza che portano a termine una infinità di missioni di ricerca e soccorso. Troppo spesso invece le Ong, la cui ostilità alle politiche del nostro governo è dichiarata, pattugliano le acque prospicienti i Paesi di transito per trasbordare i migranti e traghettarli in Italia: così non fanno che agevolare la fiorente attività dei trafficanti”.
Nella maggioranza c’è anche il dissenso tra Tajani e gli altri sul problema dello ius scholae. Lei che posizione ha.
“Penso che il tema della cittadinanza non vada confuso con quello del contrasto all’immigrazione illegale. Lo ius scholae puro – che non esiste in alcun Paese europeo – non è un argomento all’ordine del giorno del governo, anche perché non è una questione di sostanza, quanto una bandierina politica per la sinistra”.
Sarà possibile recuperare la compattezza della maggioranza?
“La maggioranza condivide un programma di governo importante e impegnativo, al centro del quale c’è la volontà di riformare lo Stato per renderlo più efficiente, moderno, capace di rendere effettivi i diritti e dare risposte ai bisogni dei cittadini. Restare compatti è una responsabilità che abbiamo nei confronti della nazione”.
A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto ImagoEconomica 
Editorialista Pier Luigi Cignoli

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