La 17.ma tappa del Giro d’Italia, Riva del Garda-Iseo di 155 km, va a Elia Viviani in 3h19’57” davanti a Sam Bennett e Niccolò Bonifazio. Per Viviani quarta vittoria in questa edizione. Simon Yates sempre maglia rosa con 56″ su Dumoulin.

La frazione di 155 chilometri, mossa e adatta a fughe da lontano, è alla vigilia dell’ultimo trittico di arrivi in salita prima della conclusione di Roma.

Province attraversate: Trento e Brescia. Un solo Gpm di terza categoria, Lodrino: 8,1 km al 4% medio di pendenza, poco prima di metà corsa. Non ci sono grande tentativi di fuga, un gruppetto del quale rimangono solo Frapporti e Atapuma viene ripreso dopo il traguardo volante di Vestore. La velocità elevata non sembra consentire imprese solitarie almeno nella fase intermedia.

In vista del’unico Gpm va in fuga un drappello di otto corridori ed è Geniez a transitare a Londrino. Il ritmo resta molto alto, e sembra tutta una lunga preparazione per uno sprint finale. Comunque dopo Brozzo in quattro si mettono a fare da battistrada: Sanchez, De Marchi. Poels e Hermans transitano al traguardo volante di Erbusco, il gruppo controlla a 50”. De Marchi e Sanchez potrebbero tentare la fuga, ma non c’è accordo. Nel tratto finale inizia a piovere e aumentano i rischi, vista anche la velocità sostenuta.

A 12 km dall’arrivo il gruppo è di nuovo compatto. A 5 km dal traguardo ci prova Lammertink ma l’iniziativa viene neutralizzata dal gruppo. Nello sprint sul bagnato Viviani brucia tutti.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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