Il segretario di Stato americano John Kerry ha visitato il Parco della Pace e il Memoriale delle vittime dell’atomica nella città di Hiroshima: in occasione della visita storica ci si aspettava delle scuse da parte degli Stati Uniti per l’ordigno nucleare sganciato da Enola Gay nel 1945; scuse che non sono arrivate.

La bomba atomica causò la morte di 140.000 persone, oltre al dramma dei sopravvissuti, gli “hibakusha”. Il Segretario di Stato non ha preso la parola ma ha lasciato un messaggio sul Guest Book del Memoriale. “Tutti dovrebbero sentire la potenza di questo luogo, che ci ricorda con forza irresistibile che dobbiamo porre fine alla minaccia nucleare”, ha scritto il segretario di stato.

Questa è la prima volta che un segretario di Stato Usa è a Hiroshima: ha deposto fiori insieme agli altri colleghi (ed è stata la prima volta anche per quelli di Francia e Gran Bretagna) al cenotafio che ricorda le vittime, risultando l’esponente di più alto grado di un’amministrazione in carica a fare un passo del genere.

A tal proposito si pensa che anche l’attuale presidente Barack Obama potrebbe concludere la sua avventura alla Casa Bianca con un altro gesto simbolico dopo l’accordo sul nucleare con l’Iran e il viaggio a Cuba, che nessun altro presidente in carica ha mai compiuto. Secondo il Washington Post, che cita fonti amministrative, Obama, starebbe seriamente pensando di recarsi anche lui nel luogo che più di ogni altro rappresenta la tragedia delle armi nucleari. L’occasione sarebbe il summit del G7 del 26-27 maggio a Ise-Shima, non lontano da Hiroshima.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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