Tasse

“Abbiamo fatto il massimo e scongiurato ulteriori crisi, ma sul caso del fallimento delle banche chi ha sbagliato dovrà pagare”. Parola del governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco che, dalle colonne del quotidiano “la Repubblica”, difende l’operato dell’istituto centrale che presiede. “Contro di noi sono arrivati attacchi immotivati, ho stima in Cantone e collaboreremo”.

Gli attacchi relativi al crac di Etruria, Marche, CariChieti e CariFerrara, “non sono motivati” sottolinea Visco rispondendo anche a chi in questi giorni a chiesto le sue dimissioni. “Spesso basati sulla non conoscenza di circostanze e fatti che pure sono noti. La nostra attività di Vigilanza ha compiti e poteri ben precisi, definiti in modo puntuale dalla legge. In questi giorni ho visto gravi inesattezze e ricostruzioni talora fantasiose, che rischiano di alimentare infondati sospetti sul nostro operato e sull’intero sistema bancario”. “Anzitutto non vi è alcuna tensione col Governo, col quale collaboriamo con assiduità e con impegno, come abbiamo sempre fatto nei mesi scorsi e continueremo a fare con spirito di servizio e correttezza istituzionale. In secondo luogo, non vi è stata proprio alcuna polemica per la decisione di affidare gli arbitrati all’Autorità presieduta da Raffaele Cantone, nei cui confronti è nota la mia stima.

Lo stesso Cantone mi ha telefonato venerdì mattina per confermare il suo apprezzamento per la Banca d’Italia. E come sempre saremo pronti a fornire tutta la collaborazione necessaria. Infine, la mia visita al Quirinale era stata fissata da tempo, per porgere gli auguri al presidente Mattarella e aggiornarlo sugli interventi effettuati e sulle prospettive”.

A chi accusa la Banca d’Italia di non aver fatto abbastanza: “Siamo convinti di aver fatto il massimo possibile, portando alla luce situazioni di debolezza patrimoniale, inadeguatezze organizzative, malversazioni. Ogni volta che è stato necessario, abbiamo fornito alla magistratura piena informativa e la massima assistenza. L’interlocuzione con la Consob è stata ed è tuttora continua e approfondita, contrariamente a quanto suggerito da qualche ricostruzione. La nostra costante azione di vigilanza, anche sulle quattro banche, è ampiamente documentata. Siamo pronti a darne dettagliatamente conto nelle sedi istituzionali.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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