Nel cuore di Verona, mentre i sostenitori del Marocco stavano festeggiando la vittoria della loro squadra, sono stati aggrediti e malmenati. I partecipanti della Festa in rosso, manifestazione della sinistra scaligera, sono stati assaliti e anche in quell’occasione sono partite le mazzate con bastoni e bottiglie di vetro.

Poi c’è un video ambientato in pieno centro veronese. Il filmato ha immortalato le fasi della cosiddetta “vasca” mentre è improvvisamente stata interrotta. I passanti si sono divisi e spostati ai lati della strada per fare passare un gruppo di ragazzi che ne inseguivano altri. Uno di loro ha cercato di rifugiarsi in un negozio, ma è stato bloccato sulla porta e raggiunto da una scarica di pugni in pieno volto.

Sono solo tre frammenti che anticipano l’operazione della polizia veronese, andata a scavare nel mondo dell’estrema destra cittadina e degli ultrà del Chievo. Ventinove indagati e sette agli arresti domiciliari con un’età che varia da diciannove a ventisette anni. Accusati, a vario titolo, dei reati di lesioni, violenza privata, minacce, danneggiamento pluriaggravato e porto di oggetti atti a offendere, in alcuni casi con l’aggravante della discriminazione razziale e della finalità dell’odio.

Come riportato negli atti della Digos, sono persone incapaci di contenere i propri impulsi e trasmettere le proprie idee in modo pacifico. Per il Gip, i fermati traevano dal gruppo di appartenenza incitamento e approvazione, mostrando di considerare il ricorso alla violenza, un modo di affermazione delle proprie idee di sopraffazione sull’avversario. Alle persone identificate, vecchie conoscenze delle forze dell’ordine, sono stati notificati anche vari atti amministrativi da parte dell’Autorità di Pubblica Sicurezza.

Circostanze nelle quali è emerso in maniera inequivocabile il totale disprezzo per le cosiddette “guardie”. Alcuni destinatari dei provvedimenti cautelari appartengono al gruppo degli oltre sessanta tifosi identificati dalla polizia tedesca a giugno a Dortmund, prima della partita della Nazionale contro l’Albania, colpevoli di avere organizzato l’aggressione contro i tifosi avversari. Il loro mondo è quello dell’estremismo di destra e della tifoseria estrema. Per questo motivo le attività di monitoraggio e intelligence – ha dichiarato il questore di Verona – proseguiranno negli ambiti caratterizzati da estremismi di qualsiasi natura e dinamiche da stadio, con riferimento specifico al mondo degli ultrà e ai tifosi delle squadre in transito. Sarà sicuramente una stagione gravosa per il numero delle società impegnate in campionati professionistici con effetti collaterali in tema di ordine e sicurezza pubblica.

Il vice Direttore Ugo Vandelli – Foto ImagoEconomica

Il Vice Direttore Ugo Vandelli

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui