VITTORIO PISANI, CAPO DELLA POLIZIA,

Nelle ultime ore si sono verificati altri due episodi di violenza contro le donne e due arresti da parte degli agenti di polizia a Catania e Messina. Giornalmente la cronaca narra di un impegno senza sosta nel contrasto a questo fenomeno spregevole. Dal Nord al Sud i poliziotti della Divisione Anticrimine delle rispettive Questure hanno dato esecuzione all’applicazione di misure di prevenzione contro persone responsabili di minacce, comportamenti violenti e stalking nei confronti delle ex compagne, delle conviventi o di genitori. Su proposta delle rispettive Autorità Provinciali di Pubblica Sicurezza, sono state emesse dai tribunali di Trieste e Bari sette misure di Sorveglianza speciale con l’applicazione di braccialetti elettronici; mentre a due persone è stato notificato l’Ammonimento del Questore.

In quest’ultimo caso, una delle persone, uomo violento con il proprio padre, è stata avviata a un trattamento terapeutico grazie al “Protocollo Zeus”, così come previsto dal “Codice Rosso”. Il protocollo Zeus è un programma che mira a fornire un percorso di riabilitazione agli autori di violenza, aiutandoli a gestire le proprie emozioni e a modificare i comportamenti violenti. La Sorveglianza speciale, associata all’utilizzo del braccialetto elettronico, invece, rappresenta uno strumento efficace per proteggere le vittime e monitorare gli aggressori. Le misure adottate in provincia hanno una durata, secondo la gravità delle condotte, che varia da dodici a diciotto mesi. Le prescrizioni riguardano sette uomini violenti che, in più occasioni, hanno praticato violenza fisica e psicologica, spesso alterati dall’uso di alcol o sostanze stupefacenti, contro le mogli/compagne, in alcuni casi anche alla presenza di figli minorenni.

A tutti, inoltre, sono state applicate delle disposizioni che prevedono delle limitazioni per gli orari di uscita e rientro nella propria abitazione e distanza fisica dalle vittime, monitorata attraverso il dispositivo elettronico. La richiesta di applicazione di misure di prevenzione personali è un valido strumento per prevenire la commissione di reati più gravi e per contrastare la violenza di genere. È, infatti, uno dei pilastri della campagna permanente “questo non è amore” che le forze dell’ordine portano avanti per sostenere e proteggere le vittime di violenza, soprattutto nel difficile e fondamentale momento della denuncia. L’invito è sempre quello di denunciare, anche tramite l’app Youpol della Polizia di Stato. L’applicazione è stata creata per segnalare principalmente episodi di spaccio, bullismo e violenza domestica.

Il vice Direttore Ugo Vandelli – Foto Imagoeconomica

Il Vice Direttore Ugo Vandelli

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