Si è concluso l’incontro in Vaticano tra Papa Francesco e il premier ungherese Viktor Orban. “Dio la benedica, benedica la sua famiglia e l’Ungheria”, ha detto il Pontefice al termine del colloquio.

“Noi la aspettiamo”, ha replicato sempre in inglese Orban congedandosi, lasciando così intendere un invito rivolto al Papa a visitare il Paese e un possibile prossimo viaggio, dopo la visita-lampo avvenuta lo scorso settembre.

Si è trattato della prima visita ufficiale all’estero del capo del governo ungherese dopo le elezioni del 3 aprile che lo hanno riconfermato alla guida del Paese per il quarto mandato consecutivo.

“Ho chiesto a Papa Francesco di sostenere i nostri sforzi per la pace”, ha detto Orban al termine dell’udienza in Vaticano.

Secondo il primo ministro la storia dell’Ungheria impone che il Paese abbia una “particolare attenzione” per il Vaticano, come riferisce il portavoce del premier Zoltan Kovacs.

Nel corso dell’udienza privata in Vaticano e dopo il colloquio a porte chiuse nella Sala della Biblioteca durato 40 minuti e iniziato alle 11, Papa Francesco ha fatto riferimento all’opera che sta conducendo l’Ungheria per la protezione dei rifugiati che arrivano dall’Ucraina. A riferirlo è la Sala stampa della Santa Sede.

L’incontro fra il Papa e Orban si è svolto in un clima di grande cordialità. Dopo la presentazione al Pontefice del ristretto seguito del primo ministro – con il quale Orban stamane, pur essendo calvinista, ha anche seguito una messa nella Basilica di San Pietro -, c’è stato lo scambio dei doni.

Il premier magiaro ha regalato a Bergoglio due libri, di e su Bela Bartok, compositore ungherese ed esperto di musica, una raccolta di Cd di musica lirica, un volume del 1750 con l’Ufficio delle Ore per la Settimana Santa in inglese e latino.

Papa Francesco ha ricambiato con un medaglione in bronzo raffigurante San Martino, che protegge il povero donandogli una parte del proprio mantello, i volumi dei documenti papali, il Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace di quest’anno, il Documento sulla Fratellanza Umana, il libro sulla Statio Orbis del 27 marzo 2020, a cura della Libreria Editrice Vaticana.

Trattandosi di una “visita privata”, non c’è stato l’incontro del premier Orban in Segreteria di Stato col cardinale Petro Parolin- oggi assente – né col segretario per i Rapporti con gli Stati, mons. Paul Richard Gallagher.

Il Papa e Orban, esponente della destra sovranista, si erano incontrati a Budapest lo scorso settembre a margine di una visita di poche ore di Francesco nella capitale ungherese per concludere il congresso eucaristico internazionale.

Viktor Orban ha insistito, nel corso della campagna elettorale, nel tenere fuori il suo Paese dall’invasione russa in Ucraina. Nelle scorse settimane un cardinale inviato dal Papa, Michael Czerny, di origine cecoslovacca, si è recato in Ucraina passando dall’Ungheria ed ha incontrato nel paese magiaro i profughi in fuga dalla guerra.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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