Si scava nella vita e nelle ultime ore di Zlatan Vasiljevic, l’uomo che ieri, prima di suicidarsi, ha ucciso l’ex moglie Lidia Miljkovic e l’ex compagna Gabriela Serrano.

Dalle indagini risulta che la prima a trovare la morte per mano dell’ex camionista sia stata proprio quest’ultima. Si esclude così l’ipotesi di una iniziale complicità tra i due.

Zlatan Vasiljevic ieri ha chiamato di primo mattino Gabriela Serrano, con la quale aveva interrotto la relazione da alcuni mesi, per convincerla a raggiungerlo da Rubano (Padova) a Vicenza con la sua auto. Dopo essere salito sulla vettura l’uomo si è diretto verso il quartiere Vigogna di Vicenza e qui ha ucciso la donna con un unico colpo alla nuca.

Con il corpo nell’auto è arrivato quindi in via Vigolo e ha atteso l’arrivo dell’ex moglie.

Quando ha visto arrivare Lidia Miljkovic non ha avuto alcuna esitazione e l’ha uccisa a colpi di pistola. Compiuta la doppia mattanza si è poi diretto verso la tangenziale di Vicenza dove si tolto la vita con la stessa pistola, detenuta illegalmente.

Nella vettura è stata trovata un’altra arma, anch’essa di piccolo calibro e diverse munizioni.

Il killer ha anche fatto esplodere una granata per proteggersi durante la fuga. L’esplosione della bomba, lanciata verso la carreggiata dell’autostrada che scorre parallela alla tangenziale, aveva danneggiato anche una vettura che transitava in quel momento sulla A4. Il conducente, non capendo subito l’origine di quel botto, ha poi trovato la carrozzeria perforata dalle schegge.

Cronaca di una morte annunciata – “L’uomo non è fatto per le sconfitte. Un uomo può essere distrutto, ma mai sconfitto”. O, ancora, “Spesso un uomo soffre per alcuni anni, si calma, sopporta le punizioni più crudeli, e poi si abbatte su piccole cose, su qualche sciocchezza, quasi per niente”. Queste alcune delle citazioni che il duplice omicida aveva condiviso sul proprio profilo social.

Affermazioni che, alla luce di quanto accaduto ieri e unite al fatto che Vasiljevic fosse già stato arrestato nel 2019 per maltrattamenti in famiglia e minacce, stanno facendo nascere dubbi e polemiche su quella che sembra essere sempre più, col senno di poi, la cronaca di una morte annunciata.

A cura di Elena Giulianelli – Foto Ansa

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui