FABRIZIO PREGLIASCO CONSULENTE PIO ALBERGO TRIVULZIO

“Da domani tutti potranno prenotare il vaccino antiCovid. Possiamo ancora accelerare la nostra campagna per superare questa stagione così difficile. Buona festa della Repubblica a tutti”. Così su Facebook il ministro della Salute, Roberto Speranza. Altri 2,5 milioni di dosi di vaccini anti covid, intanto, oltre ai 3,5 milioni di Pfizer già in distribuzione, sono in arrivo questa settimana in Italia. Secondo quanto si apprende, oggi dovrebbero essere consegnate all’hub della Difesa a Pratica di Mare circa 370mila dosi di Johnson & Johnson, domani oltre 1,7 milioni di Astrazeneca e venerdì quasi 400mila dosi di Moderna.

Sono 35.435.853 le dosi di vaccino contro il Covid-19 somministrate in Italia, l’88,7%% del totale di quelle consegnate, che sono finora 39.958.409. Nel dettaglio, 27.576.022 Pfizer-BioNTech, 3.735.557 Moderna, 7.420.580 Vaxzevria (AstraZeneca) e 1.226.250 Janssen (J&J).

E’ quanto si legge nel report online del commissario straordinario per l’emergenza sanitaria aggiornato alle 06.08 di oggi. Le persone che hanno completato il ciclo vaccinale sono 12.294.543, il 22,66% della popolazione.

Pregliasco – La quarta ondata “è il colpo di coda di cui siamo in attesa. Il virus rimarrà tra noi, ma con conseguenze minori grazie ai vaccini”. Così Fabrizio Pregliasco, ricercatore di Virologia all’Università Statale di Milano e direttore sanitario dell’Ospedale Galeazzi che spiega: “Da aprile tutti i parametri ci dicono che la situazione epidemiologica è in continuo miglioramento, ma non possiamo dimenticare che questo è il risultato di mesi di sacrifici, chiusure e zone rosse. A forza di riaperture ora c’è la possibilità di un colpo di coda del virus”.

L’immunità di gregge “senza scendere sotto i 12 anni sarà irraggiungibile, ma ci si potrà avvicinare. Non è così importante però, si tratta solo di un modello matematico. Il virus rimarrà endemico per almeno due o tre anni e ciò che conterà sarà rivaccinare le categorie a rischio per tenerle lontano dai guai”.

A cura di Elena Mamelli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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