Al terzo tentativo, la missione è finalmente partita: Vega C, il nuovo lanciatore dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), costruito in Italia da Avio, è partito dalla base di Kourou (nella Guyana Francese) alle 15.13, ora italiana. Due tentativi abortiti, a pochi secondi dalla partenza, avevano interrotto la procedura di lancio a causa di anomalie tecniche. La finestra di lancio disponibile era di due ore, quello andato a segno era quindi l’ultimo tentativo disponibile.

Per il volo di qualifica, il razzo ha un carico “che parla italiano”: il satellite scientifico Lares 2, dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e 6 cubesat, fra i quali gli italiani Astrobio e Greencube, realizzati per l’Asi da Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e Sapienza Università di Roma. A dieci anni dal primo volo di Vega con il satellite Lares, si propone quindi lo stesso binomio italiano.

Lares 2 (LAser RElativity Satellite 2) è stato concepito e progettato dal team scientifico del Centro Fermi e La Sapienza Università di Roma ed è stato realizzato dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn). È una sfera in lega di nickel ad alta densità dalla massa di 300 chilogrammi sulla quale 303 retroriflettori permetteranno di tracciare la sua orbita con grande accuratezza.

I dati permetteranno di verificare sperimentalmente alcuni aspetti della relatività previsti da Einstein e di eseguire misure di geodesia spaziale attraverso il Centro Spaziale dell’Asi ai Matera. Il Sistema Lares 2 è stato sviluppato da OHB Italia, sotto la guida e il coordinamento dell’Asi.

A cura di Lorenzo Binotti – Foto Esa

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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