Dopo la conclusione della vicenda Cassano, il Verona non può far altro che guardare avanti e mettersi il cuore in pace dall’idea del tridente meraviglia che aveva composto.
Il talento di Bari Vecchia ha deciso di abbandonare la sua avventura coi gialloblu dopo una breve parentesi estiva.

Adesso la squadra guarda avanti e si sta allenando in vita dell’inizio della stagione, in attesa di sapere gli “scherzetti” che il calendario gli le riserverà nelle prime giornate.

La società ha agito comunque molto bene sul mercato, comprando giocatori buoni come Heurtaux e altri affamati di riscatto, vedi Alessio Cerci che stavolta ha per davvero l’ultima grande occasione per ripagare la fiducia di chi crede ancora in lui.

Naturalmente il giocatore simbolo della rosa è Giampaolo Pazzini, veterano della Serie A e che ha trascinato nuovamente i veneti nella massima categoria a suon di reti nello scorso campionato.

Se supportato bene “Il Pazzo” può diventare una vera spina nel fianco delle difese avversarie.
Tre sole al momento le cessioni, la più dolorosa delle quali è stata quella di Piano.
Segno che c’è un gruppo unito verso l’obbiettivo e che ha in testa il traguardo comune di raggiungere la salvezza il prima possibile.

Magari anche vincendo il derby contro il Chievo, una goduria nella goduria, per una città, Verona, che merita per tradizione e storia, di avere due squadre in Serie A.

A cura di Giacomo Biondi

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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