L’Inter non passa a Verona e dice addio al terzo posto, ora occupato dall’Atalanta. Al ‘Bentegodi’ una partita in altalena finisce 2-2. I nerazzurri, oltretutto, non approfittano dello stop della Juventus per alimentare una seppur piccola fiammella.

Per i gialloblù un risultato di prestigio che vale l’aggancio in classifica al Sassuolo all’ottavo posto. La zona Europa non è lontanissima, ma resta difficile.

Lazovic e Pessina i trequartisti di Juric dietro Stepinski, centrocampo gialloblù a quattro. Sanchez e Lukaku sono le punte di Conte con Borja Valero trequartista, Eriksen e Lautaro in panchina. Pronti via e l’Hellas mette la freccia.

Lazovic va via a Skriniar sulla linea di fondo, entra in area e batte Handanovic sul primo palo. Non sono passati nemmeno 120 secondi. I nerazzurri provano a reagire, senza incidere. I padroni di casa riprendono rapidamente il controllo delle operazioni e le occasioni fioccano. Palo di Veloso (19′) con un radente dalla distanza. Poi Dimarco, d’esterno, lambisce lo stesso palo. L’Inter si vede dopo più di 25′, con Gagliardini che impegna Silvestri.

Portiere impegnato anche dalla punizione di Sanchez. Inter attiva solo nell’ultimo terzo della frazione. Candreva inaugura la ripresa con un bel destro che costringe in corner Silvestri. Ma soprattutto inaugura un’Inter diversa, che schiaccia il Verona nei propri 30 metri. E al 49′ raddrizza la gara: Lukaku fa perno in area e si gira, palo, Candreva riprende e segna.

Juric avvicenda le punte: Di Carmine per Stepinski. Ma è sempre l’Inter a comandare. Al 55′ è sorpasso con il rocambolesco autogol di Dimarco che inganna involontariamente di petto il suo portiere su cross di Candreva. Il sorpasso ‘sterilizza’ la pressione degli ospiti, che controllano bene il campo. Ultimo quarto d’ora per Lautaro (al posto di Lukaku), il ‘Toro’ si presenta con uno strappo in accelerazione e una conclusione su cui Silvestri mette il piede. Sarà una parata decisiva, anche se il portiere giallobù ancora non lo sa. La partita sembra avviata stancamente alla conclusione, ma Rrahmani la pensa diversamente: l’esterno si incunea in area con due dribbling e serve a Veloso il pallone del pareggio (86′).
Termina l’incontro con la squadra di Conte che non convince.

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Lapresse

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui