Il presidente del Consiglio, ha stravolto la sua agenda e si è recato a Venezia. “Il governo è presente – ha detto ai giornalisti al termine di una lunga serie di incontri, vertici e sopralluoghi -, siamo qui per dare il segno di una fattiva partecipazione del governo.
Venezia è un patrimonio dell’Italia e dell’umanità che ha bisogno di risolvere una serie di problemi storici che si trascinano. Monitoriamo di continuo la situazione, speriamo che questa notte non ci siano ulteriori emergenze”.

Il premier Giuseppe Conte ha poi annunciato per oggi un Consiglio dei ministri in cui verrà decretato lo stato di emergenza. Completare il Mose Il Mose è “un’opera discussa.
C’è un dibattito politico e ci sono polemiche che si trascinano da anni. Ma siamo in dirittura finale. Siamo al 93 per cento di realizzazione”, dice il premier Conte a Venezia a proposito del Mose. “Sono stati spesi tantissimi fondi, con tante polemiche alle spalle, e scandali. Ma se valutiamo l’interesse pubblico e tutti gli elementi in gioco, non c’è che da prendere la decisione di completare il percorso, che ormai è obbligato”. E poi: “Riuniremo il comitato, non dobbiamo prendere in giro i cittadini dicendo che completeremo il Mose l’anno prossimo. Il Mose sarà verosimilmente completato nella primavera del 2021”, ha aggiunto Conte a Venezia dopo una serie di sopralluoghi in città, l’ultimo dei quali a Palazzo Ducale.

La marea ha concesso una breve tregua nella notte A Venezia stanotte la marea ha concesso una piccola tregua. Erano attesi 115 centimetri intorno alle 23,30, invece ne sono arrivati 95. Poi diventati 80, infine 73, 75, meno di 70 centimetri, insomma meno acqua del previsto. I rilevatori dell’Ispra, l’Istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale, tengono d’occhio dieci punti della laguna: Punta della Salute, Lido Diga Sud, Grassabo’, Chioggia e Burano.
Poi Malamocco, Chioggia Sud, Murano, Petta’ di Bo’, Torson di Sotto. Punti divenuti tristemente famosi negli ultimi due giorni, sui giornali e i siti di tutto il mondo.

Stanotte è andata meglio, i radar hanno segnalato acqua alta quasi nella norma, anche i venti sono calati, in Laguna e nel litorale dell’Alto Adriatico.
“Si’, ma domani riparte tutto, ricominciamo come ieri, purtroppo”.

Trecento interventi da avviare, alle 2 di notte è questo lo stato dell’arte. E bisogna fare in fretta, per quanto possibile, sfruttando condizioni meteo non catastrofiche da affrontare, almeno rispetto a ieri notte. Oggi le chiamate a Sestiere Dorsoduro, sede dei pompieri, sono state centinaia, forse migliaia. Il Centro previsione maree alle 23 di ieri sera ha previsto un peggioramento della situazione per la mattina di giovedì. Un picco di 130 centimetri intorno alle 10,50. Venezia si prepara a una nuova giornata drammatica.

La conta dei danni – “Non siamo in grado di quantificare i danni. Domani c’è un Consiglio dei ministri tecnico, molto limitato, che sicuramente prenderà in carico la richiesta di stato di emergenza del presidente Zaia. Allo stato non ci sono ragioni per negare lo stato di emergenza e stanziare i primi fondi”. Il premier ha detto che verranno ristorati anche i danni a privati e che verrà riconvocato il Comitato interministeriale per la salvaguardia di Venezia e della sua laguna.
Dopo l’incontro con i giornalisti, Conte si è recato, per un sopralluogo, nella basilica di San Marco per verificare i danni prodotti dall’acqua alta che ieri ha raggiunto i 187 centimetri.

La telefonata di Mattarella – Sulla situazione a Venezia, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha telefonato al sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, per informarsi delle condizioni della città. Analoga telefonata del Capo dello Stato al sindaco di Matera, Raffaele De Ruggeri. Lo si apprende da fonti del Quirinale.

Costa: “Serve azione politica forte contro cambiamenti climatici” “Per contrastare i cambiamenti climatici c’è bisogno di un’azione politica ed economica coraggiosa e forte”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente Sergio Costa sull’emergenza acqua alta a Venezia. “Ed è quello che questo governo sta provando a fare – ha spiegato – con il decreto clima, con la legge di bilancio ed il collegato ambientale”.

Di Maio: “Subito moratoria per imprese e famiglie” A Venezia “gli imprenditori e le associazioni che fanno grande questa regione ci chiedono che si blocchino mutui e contributi. A questa richiesta dobbiamo rispondere subito. Non c’è tempo da perdere. Ci metteremo al lavoro immediatamente per una moratoria verso imprese, artigiani, commercianti, famiglie. Venezia e i veneti vanno supportati con ogni mezzo”. Lo scrive su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. “Venezia – aggiunge – è sommersa come mai prima d’ora. Le immagini e le notizie che ci arrivano dalla città sono drammatiche. Qui è a rischio la vita delle persone, e due purtroppo sono già morte, sono a rischio beni culturali dal valore inestimabile, è a rischio un’intera comunità”.

Zaia: “Devastazione apocalittica”. “Evento eccezionale” “Abbiamo davanti una devastazione apocalittica e totale, ma non esagero con le parole, l’80% delle città è sott’acqua, danni inimmaginabili, paurosi” spiega il Presidente del Veneto, Luca Zaia.

Il capo dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli, ha raggiunto la città lagunare per un sopralluogo e per fare un punto di situazione sul maltempo: “Si è trattato di un evento eccezionale. Stiamo lavorando perché da domani si possa arrivare alla dichiarazione dello stato di emergenza”.

Brugnaro: “Città in ginocchio. Danni per centinaia di milioni di euro” Il sindaco Luigi Brugnaro su Facebook scrive: “Venezia è in ginocchio. La Basilica di San Marco ha subito gravi danni come l’intera città e le isole. Siamo qui con il Patriarca Moraglia per portare il nostro sostegno ma c’è bisogno dell’aiuto di tutti per superare queste giornate che ci stanno mettendo a dura prova”. Il sindaco – durante la conferenza stampa per fare il punto della situazione – ha sottolineato che ci sono “Danni per centinaia di milioni di euro”. Ed ha descritto la drammatica situazione in cui versano mote famiglie: “Dentro le case è come trovarsi in piscina”. Ed ha aggiunto: “Oggi ci giochiamo la credibilità internazionale. Venezia è un biglietto da visita per tutto il Paese”.
Brugnaro ha poi ricordato: “Qui non si tratta di quantificare i danni soltanto, ma del futuro stesso della città. Perchè lo spopolamento di Venezia nasce anche da questo”. Ed ha spiegato: “Se un giovane vede che stiamo dando della soluzioni pensa di vivere in centro storico – ha aggiunto – altrimenti pensa solo ad andar via, perchè non si riesce più a vivere in questo modo”. “Se il Mose ci fosse stato avrebbe evitato questa marea eccezionale” ha concluso il sindaco.

Patriarca: “Danni irreparabili alla basilica di San Marco” “Danni irreparabili alla basilica di San Marco. Serve intervento straordinario”. E’ l’appello lanciato dal Patriarca di Venezia, Angelo Moraglia che aggiunge: Non ho mai assistito ad una cosa del genere. C’erano ieri delle onde che sembrava di essere al mare”.

Acqua alta ha colpito teatro La Fenice – L’acqua alta che ha colpito Venezia non ha risparmiato il Teatro La Fenice. L’acqua non ha intaccato la struttura del teatro ma ha invaso le aree di servizio rendendo inutilizzabile (è stato disattivato) il sistema elettrico e quello anti incendio. Lo rende noto il sovrintendente Fortunato Ortombina che dice “stiamo lavorando per ripristinare quanto fuori uso, tutte le pompe idrauliche sono in funzione”. “I concerti di stasera e di domani (14 novembre) sono annullati. Registriamo inoltre un guasto ai servizi di biglietteria (anche on-line). Vi teniamo aggiornati”, si legge in un tweet del Teatro della città lagunare.

Grave danno nell’isola di San Servolo – Ingentissimi i danni provocati dall’alta marea nell’isola di San Servolo dove è crollato il muro di cinta, per circa 30 metri, davanti all’imbarcadero. Allagamenti anche nei locali interni.

La Lega di Serie B ha espresso solidarietà a Venezia.

Cei: vicinanza a persone e territori colpiti dal maltempo La Conferenza Episcopale italiana si dice “vicina alle persone e ai territori colpiti dall’ondata di maltempo che sta duramente flagellando alcune zone del Paese”. In particolare, la Cei esprime “solidarietà e preoccupazione per la situazione di Venezia e di Matera: due preziose testimonianze di arte e di cultura che, in questi giorni, stanno pagando un prezzo altissimo. Sono proprio queste situazioni a richiamare tutti ad un’attenzione supplementare verso la Casa Comune”. La Cei sottolinea che “ce lo ricorda Papa Francesco nell’enciclica Laudato Si’: non possiamo accontentarci di ‘una ecologia superficiale o apparente’ che ci fa adottare comportamenti evasivi su questi temi. E’ il modo, scrive il Santo Padre, in cui ‘l’essere umano si arrangia per alimentare tutti i vizi autodistruttivi: cercando di non vederli, lottando per non riconoscerli, rimandando le decisioni importanti, facendo come se nulla fosse’. La Chiesa italiana ribadisce il proprio impegno nella salvaguardia del territorio, nella vicinanza solidale alle popolazioni colpite, nella tutela dei beni culturali ecclesiastici feriti dai fenomeni naturali”.

Tajani: su Venezia interrogazione a Ue “In queste ore mi sto battendo in sede europea per far sì che la Commissione intervenga in aiuto della città di Venezia e delle zone colpite dal maltempo. Sono convinto che i colleghi europei saranno al mio fianco in sostegno di un patrimonio di inestimabile valore. Ecco l’interrogazione presentata da tutta la nostra delegazione alla Commissione per tutelare il patrimonio artistico e per sostenere cittadini, imprese e commercianti delle zone colpite dal maltempo. Siamo vicini alle popolazioni colpite dal maltempo con i fatti e non con le parole”. Lo afferma Antonio Tajani di Forza Italia.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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